Patente a crediti: procedura da seguire per navigare facilmente sulla piattaforma online

Indicazioni operative per utilizzare la Piattaforma dell’Ispettorato Nazionale del lavoro e richiedere la “Patente a Crediti”

  • “Il sito al quale accedere è https://servizi.ispettorato.gov.it
  • L’accesso avviene attraverso la procedura di identificazione SPID personale o CIE
  • Una volta effettuato l’accesso, occorre entrare nei Servizi disponibili ed avviare la procedura per l’Istanza patente a crediti (qui si precisa che fino al 31 dicembre 2024 è possibile indicare, in regime di autocertificazione ai sensi del D.P.R.445/2000, i soli requisiti di cui all’art. 1 del D.M. 18 settembre 2024 n. 132 (i soli requisiti per il rilascio della patente). A partire dal 1 gennaio 2025 sarà possibile indicare i requisiti aggiuntivi di cui all’art. 5 del Decreto sopra indicato (che incidono sul punteggio aggiuntivo).
  • La procedura chiede di individuare se si tratti di impresa/lavoratore autonomo stabilito in Italia, in uno Stato membro della UE o in uno stato non membro
  • Per le imprese o i lavoratori autonomi stabiliti in uno Stato membro dell’Unione europea diverso dall’Italia o in uno Stato non appartenente all’Unione europea, è possibile autocertificare il possesso di un documento equivalente rilasciato dalla competente autorità del Paese d’origine e, nel caso di Stato non appartenente all’Unione europea, riconosciuto secondo la legge italiana.
  • Una volta prescelto il Paese, la procedura guida alla scelta del soggetto che formula la domanda: legale rappresentante o da uno delegato, trattandosi di procedure differenti (occorre prestare particolare attenzione alle dichiarazioni richieste al delegato)
  • Al completamento della procedura guidata per le varie dichiarazioni, l’applicativo consente di salvare una bozza di domanda, modificabile in successivi accessi prima dell’invio
  • L’invio della istanza comporta l’impossibilità di apportare, successivamente, eventuali modifiche. L’utente viene avvisato da una finestra di dialogo di conferma di invio.
  • L’invio determina la produzione di una ricevuta di rilascio della patente che deve essere scaricata (si consiglia vivamente di farlo immediatamente per non dover accedere nuovamente al sito, sovraccaricando le procedure) e conservata. La ricevuta reca gli estremi del soggetto obbligato (Codice Fiscale e Ragione sociale), l’identificativo dell’istanza stessa, nonché il codice della Patente associata.
  • Allo stato, la procedura per la visualizzazione della patente non è disponibile, per la quale dovrà essere adottata una procedura contenente le modalità di visualizzazione, previo parere del Garante per la privacy. Si deve quindi ritenere che la verifica da parte dei soggetti interessati o obbligati (committente o direttore dei lavori) non sarà possibile se non con la richiesta di copia cartacea dell’istanza (per questo si richiede di stamparla immediatamente e conservarla, anche su supporto informatico).
  • Le disposizioni sulla istanza da parte delle imprese che non abbiano una stabile organizzazione nel territorio italiano non appaiono particolarmente chiare, in quanto non vi sono disposizioni che individuano provvedimenti equivalenti alla patente a crediti.
  • Le istruzioni confermano che ‘in fase di prima applicazione le imprese e i lavoratori autonomi che operano già in cantieri attivi, possono presentare una autocertificazione/dichiarazione sostitutiva tramite l’indirizzo PECdichiarazionepatente@pec.ispettorato.gov.itattivo dal 23 settembre u.s. fino al 31 ottobre p.v.
  • A partire dal 1° novembre non sarà più possibile trasmettere via PEC l’autocertificazione/dichiarazione sostitutiva, risultando indispensabile aver effettuato entro il giorno precedente la richiesta di rilascio della patente.
  • L’INL invita espressamente ‘gli operatori che abbiano già trasmesso la PEC ad evitare di concentrare gli accessi sul Portale nella giornata del 1° ottobre o in prossimità del 31 ottobre, avendo a disposizione l’intero mese di ottobre per accedere e completare la procedura sul Portale’
  • Allo stesso modo, l’INL ricorda che, a partire dal 1° ottobre, ‘coloro che non riescano a completare la procedura online in tempo utile rispetto alle attività in corso potranno trasmettere la PEC all’indirizzo di cui sopra e riprovare entro il 31 ottobre’”

Fonte:

Punto sicuro: https://www.puntosicuro.it/edilizia-C-10/patente-a-crediti-criticita-informatiche-istruzioni-tecniche-AR-24711/ 

 

Per maggiori informazioni:

 


 

Cantieri: obbligatoria la Patente a punti dal 01/10/2024

 

Adegua la tua azienda al nuovo sistema di patente a punti obbligatoria!

Dal 1° ottobre 2024 per lavorare nei cantieri sarà necessaria la patente a punti/crediti. 

Il funzionamento è simile a quello di una patente per auto. Si parte da una base iniziale di 30 punti: nel caso si verifichino incidenti, infortuni sul lavoro e/o violazioni delle norme di sicurezza, si procede alla decurtazione dei punti.

 

Soggetti interessati

L’obbligo di possesso della patente riguarderà tutte le imprese e lavoratori autonomi che operano in cantiere.

L’obbligo riguarda pertanto non solo le imprese del settore dell’edilizia ma anche tutte quelle imprese che operano in cantiere (ad es. installatori di impianti, appaltatori per attività non edili, ecc.).

Sono esentate da tale obbligo le aziende in possesso dell’attestato di qualificazione SOA in classifica pari o superiore alla III, nonché coloro che effettuano mere forniture o prestazioni di natura intellettuale.

 

Requisiti per il rilascio

La patente è rilasciata, su autocertificazione dell’impresa o del lavoratore autonomo, dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro in formato digitale.

Il rilascio è subordinato al possesso dei seguenti requisiti:

  1. a) iscrizione alla camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura;
  2. b) adempimento, da parte del datore di lavoro, dei dirigenti, dei preposti e dei lavoratori autonomi degli obblighi formativi previsti dal testo unico sicurezza;
  3. c) possesso del documento unico di regolarità contributiva in corso di validità (DURC);
  4. d) possesso del documento di valutazione dei rischi, nei casi previsti dalla normativa vigente (DVR);
  5. e) possesso della certificazione di regolarità fiscale (DURF);
  6. f) avvenuta designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione ove prevista.

 

Rilascio e violazioni

Per ottenere il rilascio della Patente sarà necessario presentare domanda sul portale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL).

NB: Le modalità di presentazione della richiesta di rilascio della patente, i contenuti nonché i presupposti per l’adozione del provvedimento saranno individuati con apposito decreto del Ministero del Lavoro.

La patente sarà inizialmente dotata di 30 crediti, consentendo di operare immediatamente nei cantieri. Il limite minimo di crediti sotto il quale non sarà possibile lavorare è fissato a 15, con l’eccezione del completamento delle attività oggetto di appalto o subappalto in corso al momento dell’ultima decurtazione, nonché degli effetti dei provvedimenti adottati a seguito di accesso ispettivo.

La patente sarà soggetta a decurtazione di punti in presenza di provvedimenti definitivi riguardanti i datori di lavoro, i dirigenti e i preposti dell’impresa o del lavoratore autonomo.

I crediti decurtati potranno essere recuperati previa verifica da parte di una Commissione territoriale composta da rappresentanti di INL e INAIL, con la partecipazione di rappresentanti delle aziende sanitarie e del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale. La verifica riguarderà l’effettivo adempimento, dopo le violazioni accertate, degli obblighi formativi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro da parte dei responsabili e dei lavoratori del cantiere.

Sanzioni

Le imprese o i lavoratori autonomi privi di patente o con patente con crediti inferiori a 15, che continuino a esercitare la propria attività acquisendo lavori in cantieri edili temporanei e mobili, saranno soggetti a:

  • una sanzione amministrativa pari al 10% dell’importo dei lavori, con un minimo di 6.000 euro, per tale violazione non trova applicazione la procedura di diffida di cui all’art. 301-bis del citato decreto;
  • esclusione dalla partecipazione a lavori pubblici ex D.Lgs. n. 36/2023, per un periodo di 6 mesi.

 

 

Per maggiori informazioni:

 


 

Nuovo Bando ESG: fino a 7.500€ per le imprese!

La Camera di Commercio di Cuneo ha indetto un nuovo Bando ESG per sostenere le imprese del territorio nel loro percorso di transizione Ecologica, Sociale e di Governance.

Le imprese possono richiedere un contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili.

Il contributo minimo ottenibile è di € 1.500,00 (50% di una spesa minima di € 3.000,00).

Il contributo massimo ottenibile è di € 7.500,00 (50% di una spesa pari o superiore ad € 15.000,00).

 

 

Spese ammissibili

  1. Spese di consulenza e formazione finalizzate a favorire l’adozione dei criteri ESG (spese per valutazioni/certificazioni ambientali, sociali e di governance, quali ad esempio ISO 14001, ISO 45001, ISO 37001, ISO 27001, ISO 26000, UNI PdR 125:2022, etc.
  2. Spese per l’acquisto di sistemi gestionali finalizzati all’operatività aziendale dei Piani di Governance, in ottica di coerenza ai criteri ESG.
  3. Spese di consulenza finalizzate a favorire la razionalizzazione dell’utilizzo di energia da parte delle imprese, mediante interventi di efficienza energetica e/o di sistemi di autoproduzione FER, anche attraverso la partecipazione delle imprese alle Comunità Energetiche Rinnovabili – CER.
  4. Spese per attività di formazione con specifico riferimento al settore energetico.
  5. Spese per l’acquisto di tecnologie digitali e 4.0 per favorire la transizione energetica (cloud, IoT, intelligenza artificiale, ecc.).

Le spese possono essere sostenute nel periodo compreso fra l’8 aprile 2024, data di apertura del bando, fino al 31 dicembre 2024, con possibilità di integrazione del CUP in fattura.

 

Sono escluse dall’agevolazione le spese per:

  • servizi di pubblicità e marketing;
  • servizi di consulenza specialistica relativa alle ordinarie attività amministrative aziendali;
  • servizi di supporto e assistenza per adeguamenti a norme di legge.

 

 

Aziende beneficiarie

Sono ammesse al bando le imprese che:

  • possiedono la sede legale o unità operative nella circoscrizione territoriale della Camera di Commercio di Cuneo;
  • sono attive ed in regola con l’iscrizione al Registro delle Imprese;
  • sono in possesso di DURC regolare ed hanno pagato il diritto annuale camerale;
  • non hanno beneficiato del medesimo contributo indetto dal bando “Bando ESG e Transizione Energetica – Anno 2024 (COD. 2407)”.

 

 

Come partecipare al bando ESG e Transizione Energetica

Le domande possono essere presentate, utilizzando la piattaforma RESTART (https://restart.infocamere.it) dalle ore 12:00 del 08/07/2024 alle ore 18:00 del 08/11/2024, salvo chiusura anticipata per esaurimento fondi.

L’invio della domanda di rendicontazione, vincolante ai fini del rilascio del contributo, è da svolgersi entro il 31 gennaio 2025, pena la decadenza del contributo stesso.

 

 

Quali servizi offriamo?

Lo Studio Quality offre una gamma completa di servizi per aiutare le aziende a realizzare le attività previste dal Bando ESG, tra cui:

  • Consulenza e formazione sui criteri ESG: aiutiamo le imprese a comprendere a fondo i criteri ESG e come integrarli nella loro strategia aziendale. Forniamo inoltre formazione al personale per sensibilizzarlo sui temi della sostenibilità e della responsabilità sociale.
  • Supporto per l’implementazione e/o le certificazioni ISO: guidiamo le imprese nell’implementazione dei sistemi di gestione conformi agli standard ISO prescelti e le affianchiamo nel percorso di ottenimento delle relative certificazioni.
    • ISO 14001 (ambiente)
    • ISO 45001 (salute e sicurezza sul lavoro)
    • ISO 14064:2019 parte 1 (quantificazione e rendicontazione delle emissioni di gas ad effetto serra dell’Organizzazione – Carbon footprint dell’azienda)
    • UNI/PdR 125:2022 (parità di genere)
    • ISO 30415 (diversity and inclusion)
    • ISO 26000 (responsabilità sociale)
    • ISO 37001 (prevenzione della corruzione)
    • ISO 27001 (sicurezza dei dati e dell’informazione)
  • Assistenza gratuita per la presentazione della domanda e della rendicontazione: In caso di affidamento di una o più delle attività sopra riportate, forniamo assistenza completa e gratuita per la compilazione della domanda di contributo e per la corretta rendicontazione delle spese sostenute.

 

 

Non perdere questa opportunità!

Insieme, possiamo aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi e a rendere la tua azienda più competitiva e performante.

 

Per maggiori informazioni:

 


 

Rafforzare la cybersecurity nell’era digitale: l’impatto di NIS2 e ISO 27001

SEMINARIO GRATUITO

 

03 Luglio 2024 • ore 09.00-12.00

STUDIO QUALITY  – Via Cuneo 103, 12011 Borgo San Dalmazzo (CN)


 

In un mondo sempre più digitale e interconnesso, la cybersecurity è diventata una priorità assoluta per le aziende di tutte le dimensioni. Le minacce informatiche sono in continuo aumento e possono avere un impatto devastante sulla reputazione, le finanze e le operazioni di un’azienda.

STUDIO QUALITY ha organizzato un nuovo seminario gratuito per fornire alle aziende le informazioni e gli strumenti necessari per comprendere e implementare con successo la NIS 2 e la ISO 27001, con la partecipazione tecnica di BUREAU VERITAS ITALIA SPA e SISTECHNOLOGY SRL (Gruppo Sistemi Cuneo).

 

La partecipazione è gratuita previa iscrizione entro mercoledì 26 giugno 2024.

 

 

 

Programma

Le normative di riferimento per la protezione dei dati

La norma internazionale ISO/IEC 27001:2022

Misure di gestione dei rischi di cybersicurezza

Requisiti della NIS2 e il loro impatto sulle aziende

 

Intervengono

STUDIO QUALITY Società di consulenza aziendale specializzata in privacy e sistemi di gestione

BUREAU VERITAS ITALIA SPA Leader mondiale nei servizi di ispezione, verifica e certificazione

SISTECHNOLOGY SRL Azienda specializzata in soluzioni di cybersecurity

 


 

 

Criteri ESG: Che cosa sono e perché sono importanti per le aziende?

Nell’odierno panorama aziendale, la sostenibilità è diventata un fattore chiave per il successo.

Gli investitori, i clienti e i lavoratori sono sempre più attenti all’impatto ambientale, sociale e di governance (ESG) di un’azienda. Per questo motivo, è fondamentale per le aziende integrare i principi ESG nelle loro strategie e operazioni.

 

Cosa sono i criteri ESG?

I criteri ESG sono una serie di parametri utilizzati per valutare la performance di un’azienda in termini di sostenibilità. I tre pilastri principali degli ESG sono:

  • E – Ambientale (Environmental): include fattori come l’emissione di gas serra, l’uso di energia e acqua, la gestione dei rifiuti e la tutela della biodiversità.
  • S – Sociale (Social): include fattori come le condizioni di lavoro, i diritti umani, la diversità e l’inclusione, la salute e la sicurezza
  • G – Governance: include fattori come la struttura aziendale, l’etica aziendale, la trasparenza e la responsabilità della Direzione

 

Perché sono importanti i criteri ESG?

Le aziende che integrano i principi ESG nelle loro strategie possono trarre numerosi benefici, tra cui:

  • Miglioramento della reputazione del brand: le aziende con una forte performance ESG sono spesso percepite come più affidabili, etiche e responsabili. Questo può portare a una maggiore fidelizzazione dei clienti, a un aumento delle vendite e a una migliore reputazione aziendale.
  • Riduzione dei rischi: le aziende con una scarsa performance ESG possono essere esposte a una serie di rischi, come ad esempio sanzioni normative, danni alla reputazione, perdite finanziarie e di clienti. L’integrazione dei principi ESG può aiutare le aziende a mitigare questi rischi.
  • Accesso a nuove opportunità di investimento: le aziende con un buon rating ESG potranno avere un accesso più facile a capitale e a opportunità di finanziamento
  • Maggiore attrattività per i lavoratori: i dipendenti sono più motivati a lavorare per aziende che si impegnano per un futuro migliore e sostenibile. Le aziende con una forte performance ESG sono più propense ad attrarre e trattenere le migliori risorse

 L’ESG non riguarda solo l’etica, ma anche il business. Le aziende che desiderano rimanere competitive nel lungo periodo devono dimostrare il loro impegno per un futuro sostenibile.

 

Come possono le aziende migliorare le loro performance ESG?

Le aziende che desiderano migliorare le loro performance ESG devono intraprendere un percorso di cambiamento significativo e tangibile a tutti i livelli dell’organizzazione.

Ecco alcune azioni che le aziende possono seguire:

  • Misurare la loro performance ESG: il primo passo per migliorare la performance ESG è misurarla
  • Intraprendere azioni per ridurre le emissioni di gas serra e aumentare l’utilizzo di energie rinnovabili
  • Implementare programmi di riciclo e smaltimento dei rifiuti
  • Migliorare le condizioni di lavoro e la sicurezza dei dipendenti
  • Promuovere la diversità e l’inclusione
  • Adottare pratiche di controllo più trasparenti e responsabili
  • Investire in progetti sociali e ambientali

Studio Quality. La tua guida nel mondo ESG

Il nostro team di esperti potrà essere di supporto alla vostra azienda per:

  • Valutare le prestazioni ESG. Analizzeremo l’impatto dell’azienda in materia di ambiente, società e governance, identificando punti di forza e le aree di miglioramento.
  • Definire una strategia ESG. Vi aiuteremo a definire una strategia ESG personalizzata in linea con i vostri valori e gli obiettivi aziendali.
  • Implementare la vostra strategia ESG. Forniremo il supporto necessario per l’implementazione della vostra strategia ESG e monitorarne i progressi
  • Ottenere le certificazioni in ambito ESG. Assisteremo le aziende per ottenere le certificazioni più importanti in ambito ESG: es. ISO 14001 (ambiente), ISO 50001 (energia), ISO 45001 (sicurezza sul lavoro), SA8000 / ISO 2600 (responsabilità sociale), UNI PdR 125 (parità di genere), ecc.
  • Redigere il bilancio di sostenibilità. Supporteremo l’azienda a redigere un bilancio di sostenibilità completo e trasparente e che soddisfi i requisiti degli standard internazionali

 

PERCHE’ SCEGLIERE STUDIO QUALITY
  • Esperienza pluriennale: Vantiamo una comprovata esperienza in ambito ESG e in ambito ESG, maturata in collaborazione con aziende di diverse dimensioni e settori
  • Team di esperti: Il nostro team è composto da professionisti qualificati e aggiornati sulle ultime novità in materia di ESG
  • Approccio personalizzato: Adottiamo un approccio personalizzato per soddisfare le specifiche esigenze di ogni cliente.
  • Focus sui risultati: Siamo impegnati ad aiutare le aziende a raggiungere i loro obiettivi ESG

 

Contattaci per una consulenza!

Se desideri conoscere e migliorare la tua performance ESG, contattaci per una consulenza. Con il nostro supporto, puoi costruire un futuro più sostenibile!

 


 

MUD 2024: cos’è e chi deve farlo

Con il termine Modello Unico di Dichiarazione Ambientale (MUD) si fa riferimento alla comunicazione annuale dei rifiuti prodotti, trattati, trasportati o smaltiti nell’anno precedente a quello nel quale viene presentata la denuncia.

Qual è lo scopo del MUD? Controllare quanti e quali rifiuti vengono prodotti e come vengono smaltiti o avviati a recupero.

Le imprese tenute alla presentazione del MUD hanno tempo fino all’1 luglio 2024 per presentare il Modello Unico di Dichiarazione ambientale relativo ai rifiuti prodotti nel 2023 esclusivamente attraverso procedura telematica.

 

Tipologie di MUD:

  • Rifiuti
  • Rifiuti Semplificata
  • Veicoli Fuori Uso
  • Imballaggi
  • RAEE
  • Rifiuti urbani e raccolti in convenzione
  • Produttori di Apparecchiature elettriche ed elettroniche

 

 Chi è obbligato a presentare il MUD 2024?

  • Chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto dei rifiuti
  • Commercianti e intermediari di rifiuti senza detenzione
  • Imprese ed enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti
  • Imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi
  • Imprese ed enti che hanno più di dieci dipendenti e sono produttori iniziali di rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali, da lavorazioni artigianali e da attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento dei fumi
  • I Consorzi e i sistemi riconosciuti, istituiti per il recupero e riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti, ad esclusione dei Consorzi e sistemi istituiti per il recupero e riciclaggio dei rifiuti di imballaggio che sono tenuti alla compilazione della Comunicazione Imballaggi
  • I gestori del servizio pubblico di raccolta, del circuito organizzato di raccolta di cui all’articolo 183 comma 1 lettera pp) del D.lgs. 152/2006, con riferimento ai rifiuti conferitigli dai produttori di rifiuti speciali, ai sensi dell’articolo 189, comma 4, del D.lgs. 152/2006

Sono esenti:

  • Coloro che effettuano attività di trasporto in conto proprio di rifiuti NON PERICOLOSI
  • Imprese ed enti che producono rifiuti non pericolosi da lavorazioni industriali, artigianali, di trattamento delle scorie con meno di 10 dipendenti
  • Attività di demolizione e costruzione (rifiuti non pericolosi)
  • Attività di commercio (rifiuti non pericolosi)

Non devono presentare la dichiarazione MUD, anche in presenza di rifiuti pericolosi:

  • Imprese agricole
  • Liberi professionisti
  • Estetisti, parrucchieri, tatuatori che producono rifiuti a rischio infettivo

Sanzioni

Il ritardo o la mancata presentazione del MUD comporta l’applicazione di significative sanzioni:

  • La presentazione della Dichiarazione MUD effettuata dopo il termine previsto dalla normativa, ma entro 60 giorni dalla scadenza comporta una sanzione da € 26,00 a € 160,00.
  • La presentazione successiva ai 60 giorni dalla scadenza, ovvero, l’omessa dichiarazione o la dichiarazione incompleta / inesatta comportano una sanzione amministrativa pecuniaria da € 2.600,00 a € 15.500,00.

Come compilare il MUD 2024?

Il MUD va presentato alla Camera di Commercio competente per territorio, ovvero a quella della Provincia in cui ha sede l’unità locale cui si riferisce la dichiarazione, ad eccezione dei soggetti che svolgono attività di solo trasporto e gli intermediari senza detenzione che devono invece presentare il MUD alla Camera di Commercio della Provincia in cui hanno la sede legale.

La presentazione del MUD può avvenire esclusivamente per via telematica e via PEC.

 

Studio Quality mette a disposizione una squadra di tecnici specializzati per assistere i propri clienti nella redazione della documentazione necessaria alla presentazione del modello.

 

Whistleblowing: cosa fare per adeguarsi

Ultimo mese a disposizione per le aziende che devono adeguarsi al D.Lgs. 24/2023 (C.D. “Whistleblowing”) che ha introdotto in capo ad enti pubblici e privati nuovi obblighi e regole relative alla protezione delle persone che segnalano violazioni di illeciti del diritto dell’Unione e della normativa nazionale all’interno della propria organizzazione.

L’obbligo di adeguarsi alla normativa in materia di Whistleblowing è previsto entro il 17 dicembre 2023.

Sono tenute ad adeguarsi alle nuove regole:

  • Le aziende private che, nell’ultimo anno, hanno impiegato una media di almeno 250 lavoratori subordinati a tempo indeterminato o determinato
  • Le aziende che hanno adottato un Modello di Organizzazione e Gestione (MOG) ai sensi del D.lgs. 231/2001
  • Le aziende private che, nell’ultimo anno, hanno impiegato una media di almeno cinquanta lavoratori subordinati a tempo indeterminato o determinato
  • Le aziende, anche sotto i 50 lavoratori subordinati, appartenenti a settori sensibili, ossia servizi, prodotti e mercati finanziari e prevenzione del riciclaggio o del finanziamento del terrorismo, dei trasporti e tutela dell’ambiente.

La decorrenza dei nuovi obblighi è prevista entro il 15 luglio 2023 per le aziende con una media di più di 250 dipendenti impiegati nell’ultimo anno, mentre per le restanti aziende del settore privato sopra citate, l’obbligo di adeguarsi alla normativa in materia di Whistleblowing è previsto entro il 17 dicembre 2023.

 

Oggetto delle segnalazioni

Le segnalazione possono avere ad oggetto comportamenti, atti oppure omissioni lesivi dell’interesse pubblico, dell’integrità dell’amministrazione o dell’azienda privata, relative a:

  • illeciti amministrativi, contabili, civili o penali;
  • illeciti rilevanti ai sensi del decreto legislativo n. 231/2001 o violazione dei modelli di organizzazione e gestione previste;
  • illeciti nell’ambito degli atti comunitari o nazionali in materia di appalti, servizi e prodotti finanziari, così come ad esempio la sicurezza dei trasporti, la tutela degli ambienti e la salute pubblica;
  • atti od omissioni lesivi degli interessi finanziari dell’UE o del mercato interno.

Sarà possibile segnalare le condotte illecite qualora vi sia un ragionevole e fondato motivo di ritenere che le informazioni in proprio possesso siano vere e rientrino nell’ambito della normativa.

 

Come adeguarsi alla normativa

Le procedure da seguire e i canali adottati per le segnalazioni dovranno essere resi noti ai lavoratori.

Le aziende sono tenute a predisporre un canale di segnalazione interna (es. piattaforma online / sistema di messaggistica, etc.) in grado di garantire la riservatezza dell’identità della persona segnalante, della persona coinvolta o menzionata nella segnalazione, così come del contenuto della stessa e dei relativi documenti di supporto.

Le segnalazioni potranno avvenire in forma scritta o orale, in quest’ultimo caso mediante linee telefoniche, sistemi di messaggistica vocale o mediante incontro diretto.

La gestione delle segnalazioni deve essere affidata ad una persona o a un ufficio all’interno dell’azienda, (appositamente formato per la sua gestione), ovvero a soggetti esterni autonomi e con personale appositamente formato. Entro sette giorni dalla ricezione della segnalazione, la persona incaricata dovrà rilasciare al segnalante un avviso di ricevimento ed entro 3 mesi dal suddetto avviso sarà necessario dare riscontro della segnalazione.

 

Sanzioni

Sanzioni da 10.000 a 50.000 euro in caso di ritorsioni, se la segnalazione viene ostacolata o si è tentato di ostacolarla o se sono stati violati gli obblighi di riservatezza previsti dall’art. 12.

L’ANAC può irrogare sanzioni della medesima entità anche in caso di:

  • mancata adozione da parte delle aziende obbligate dei canali di segnalazione
  • mancata adozione di idonee procedure per l’effettuazione e la gestione delle segnalazioni
  • mancata gestione delle segnalazioni ricevute

Sono previste sanzioni da 500 a 2.500 euro per il segnalante che incorre nei reati di diffamazione o di calunnia o comunque per i medesimi reati commessi con la denuncia all’autorità giudiziaria o contabile.

L’ANAC stabilirà l’importo della sanzione da applicare, sulla base delle dimensioni dell’amministrazione cui si riferisce la segnalazione.

 


 

Bando ESG e transazione energetica

La Camera di Commercio di Cuneo mette a disposizione delle imprese un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese per la consulenza e certificazioni in ambito ESG (Environmental – ambientale, Social – sociale e di Governance).

Il contributo minimo ottenibile è di € 2.000,00 (50% di una spesa minima di € 4.000,00).
Il contributo massimo ottenibile è di € 7.500,00 (50% di una spesa pari o superiore ad € 15.000,00).

La domanda potrà essere presentata fino alle ore 18.00 del 30 settembre 2023, salvo chiusura anticipata.

 

Spese ammissibili

  • Spese di consulenza e formazione finalizzate a favorire la transazione ecologica attraverso l’adozione di criteri ESG
  • Spese per l’acquisto di sistemi gestionali finalizzati all’operatività aziendale dei Piani di Governance in ottica di coerenza ai criteri ESG
  • Spese di consulenza finalizzate a favorire la razionalizzazione dell’uso di energia
  • Spese per attività di formazione con specifico riferimento al settore energetico

Rientrano tra le spese ammissibili (lettera a) le spese sostenute dalle aziende per l’implementazione a:

  • Certificazioni ambientali (ISO 14001): ammissibili al bando sia i costi della consulenza che dell’ente certificatore
  • Certificazione sulla parità di genere (UNI/PdR 125:2022): ammissibili al bando sia i costi della consulenza che dell’ente certificatore

 

Requisiti per ottenere il contributo  

  • Avere la sede legale o unità operative nella circoscrizione territoriale della Camera di Commercio di Cuneo;
  • Essere imprese attive ed in regola con l’iscrizione al Registro delle Imprese;
  • Essere in possesso di DURC regolare ed aver pagato il diritto annuale camerale;
  • Avviare il progetto esclusivamente dopo il ricevimento del decreto di concessione.

 

Per ulteriori informazioni contattaci al numero 0171 260239 oppure scrivi a commerciale@studioquality.it 

CCIAA Cuneo: Bando ESG

Faq


Fonte: Camera di Commercio di Cuneo

DIISOCIANATI: nuovi obblighi formativi

Il Regolamento UE 2020/1149 ha introdotto delle restrizioni sia sull’immissione sul mercato sia sull’utilizzo dei diisocianati, ossia ha stabilito, in capo a tutti coloro che utilizzano prodotti contenenti diisocianati per scopi industriali e professionali in concentrazione superiore al 0,1%, l’obbligo di formazione obbligatoria.

 

COSA SONO I DIISOCIANATI

SI tratta di un gruppo di composti chimici realizzati dall’unione di due unità di cianati (gruppo -N=C=O) con altri gruppi chimici. Si tratta di comporti piuttosto reattivi che risultano irritanti per tutte le vie di esposizione, dotati pertanto, di una certa tossicità.

Sono composti molti diffusi utilizzati come componenti chimici di base per composti poliuretanici come vernici per auto, mobili, legno, adesivi, sigillanti, isolanti, schiume poliuretaniche pertanto utilizzati da impiantisti, carpentieri, cappottisti, serramentisti, ect.

 

CHI E’ SOGGETTO ALL’OBBLIGO DI FORMAZIONE 

Lavoratori dipendenti o autonomi, ma anche datori di lavoro che, nell’ambito della propria attività lavorativa manipolano sostanze contenenti di-isocianati in concentrazione superiore allo 0,1 %.

Occorre verificare l’etichetta e / o la scheda di sicurezza delle sostanze e dei prodotti utilizzati e, nel caso in cui emerga la presenza di diisocianati in percentuale superiore a 0,1 % e non sia possibile sostituire il prodotto con uno di percentuale inferiore, è necessario adempiere agli obblighi di formazione previsti dal Regolamento UE 2020/1149.

 

CARATTERISTICHE DELLA FORMAZIONE

La formazione iniziale si compone di 3 livelli e può essere erogata in aula oppure in modalità e-learning: formazione generale, intermedia, avanzata.

FORMAZIONE GENERALE – obbligatoria per tutti gli usi industriali le professionali

FORMAZIONE INTERMEDIA – aggiuntiva a quella generale. Obbligatoria in caso di esposizione per via cutanea e / o per inalazione nei i seguenti usi:

  • Manipolazione di miscele all’aperto a temperatura ambiente
  • Applicazione a spruzzo in cabina ventilata
  • Applicazione con rullo / pennello / immersione o colata
  • Taglio di articoli non completamente stagionati che non sono più caldi
  • Pulitura e rifiuti

FORMAZIONE AVANZATA  – aggiuntiva a quella generale e intermedia. Obbligatoria in caso di esposizione per via cutanea e / o per inalazione nei i seguenti usi:

  • Manipolazione di articoli non completamente reagiti
  • Applicazioni per fonderie
  • Manutenzione e riparazioni per le quali è necessario accedere alle attrezzature
  • Manipolazione all’aperto di formulazioni calde o bollenti (> 45 °C)
  • Applicazione a spruzzo all’aperto, con ventilazione limitata o esclusivamente naturale e applicazione a spruzzo ad alta pressione (ad esempio schiume, elastomeri)

 

Per ulteriori informazioni contattaci al numero 0171 260239 oppure scrivi a commerciale@studioquality.it 

 


Fonte: Regolamento UE 2020/1149

Seminario “Nuovo Regolamento Macchine Europeo”

SEMINARIO GRATUITO

Studio Quality SrlBorgo San Dalmazzo (CN)
20 settembre • Ore 09.00 – 12.00

Il 22 maggio 2023 è stato adottato dal Consiglio europeo il nuovo Regolamento Macchine (Regulation of the European Parliament and of the Council on machinery), che, una volta pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, andrà a sostituire l’attuale Direttiva Macchine 2006/42/CE.

Il seminario, organizzato da Studio Quality Srl con la partecipazione tecnica di Bureau Veritas Nexta, ha come obiettivo quello di illustrare le modifiche e le principali novità introdotte dal Nuovo Regolamento Macchine con lo scopo di approfondirne l’applicazione.

 

PROGRAMMA

Le principali novità del nuovo Regolamento Macchine rispetto alla Direttiva Macchine 2006/42/CE • Gli operatori economici e le procedure di valutazione della conformità • Nuovi requisiti di sicurezza e di tutela della salute • Dichiarazione di conformità UE.

 

RELATORE

Ing. Paolo Lama – Industry Engineering & Consulting Business DeveloperBureau Veritas Nexta

 

ADESIONE

Il corso è a numero chiuso: se interessati vi preghiamo di comunicare la vostra adesione all’indirizzo e-mail: commeciale@studioquality.it 

 

CREDITI FORMATIVI

Ai partecipanti del Seminario verrà rilasciato un attestato valido ai fini dell’aggiornamento (D.lgs. 81/2008 e s.m.i.) per RSPP e ASPP. Il numero crediti formativi rilasciati sarà pari alla durata del corso.