NIS 2: obbligo di nomina del referente CSIRT entro il 31/12/2025

Negli ultimi mesi il quadro normativo italiano ha subito una profonda trasformazione sia in materia di tutela ambientale sia nella regolamentazione dell’intelligenza artificiale. Due provvedimenti, entrambi già in vigore, impongono alle imprese una revisione urgente del proprio Modello di Organizzazione e Gestione (MOG) ex D.Lgs. 231/2001: il Decreto-legge 8 agosto 2025, n. 116 (convertito con modificazioni dalla Legge 3 ottobre 2025, n. 147) e la Legge 23 settembre 2025, n. 132.

 

Reati ambientali: cosa cambia

Il D.L. 116/2025, convertito in Legge 147/2025, ha introdotto modifiche incisive al Testo Unico Ambientale e all’art. 25-undecies del D.Lgs. 231/2001, rafforzando la prevenzione e la repressione dei reati ambientali e assicurando un maggiore coordinamento con la normativa europea. L’intervento ha ampliato il catalogo dei reati presupposto e inasprito il sistema sanzionatorio, con l’obiettivo di rendere più efficace la lotta alle condotte illecite in ambito ambientale.

Tra le novità più rilevanti vi è l’introduzione di nuove fattispecie di reato, come l’abbandono di rifiuti non pericolosi in casi particolari (art. 255-bis TUA), l’abbandono di rifiuti pericolosi (art. 255-ter TUA), la combustione illecita di rifiuti (art. 256-bis TUA), l’omessa bonifica (art. 452-terdecies c.p.) e il traffico organizzato di rifiuti (art. 452-quaterdecies c.p.).

Le sanzioni sono state rese più severe: per esempio, l’abbandono di rifiuti non pericolosi può comportare la reclusione da 6 mesi a 5 anni, mentre per i rifiuti pericolosi si arriva fino a 6 anni e 6 mesi per i titolari d’impresa. Sono previste anche misure interdittive come la sospensione o la decadenza da licenze e autorizzazioni e il divieto di concludere contratti pubblici.

Il legislatore ha inoltre rafforzato gli strumenti di controllo e prevenzione prevedendo l’uso della videosorveglianza e l’obbligo di adeguare il MOG per gestire i nuovi rischi ambientali. È stata anche introdotta una distinzione più netta tra violazioni amministrative e penali e sono state previste aggravanti specifiche per le attività organizzate e per i casi in cui il reato comporta un pericolo concreto per la salute o l’ambiente.

 

Intelligenza artificiale: principi, rischi e nuovi reati

La Legge 23 settembre 2025, n. 132, rappresenta il primo quadro normativo nazionale sull’intelligenza artificiale, in coordinamento con il Regolamento (UE) 2024/1689, i.e. Regolamento Europeo sull’Intelligenza Artificiale. La Legge promuove un uso etico, trasparente e responsabile dell’IA centrato sulla persona e rispettoso dei diritti fondamentali della privacy e della sicurezza.

Tra le novità più significative, la legge chiarisce che alcuni reati già previsti dal MOG possono essere commessi tramite strumenti di IA ampliando la responsabilità degli enti. A titolo di esempio rientrano tra questi la manipolazione del mercato tramite algoritmi (art. 185 TUF, collegato all’art. 25-sexies D.Lgs. 231/01), la violazione del diritto d’autore tramite IA generative (art. 171 L. 633/1941, collegato all’art. 25-novies) e l’aggiotaggio tramite diffusione automatizzata di informazioni false o fuorvianti (art. 2637 c.c., collegato all’art. 25-ter). La legge prevede sanzioni penali e amministrative per l’uso illecito dell’IA con aggravanti in caso di danni a persone, ambiente o mercato.

Un elemento cardine della legge è la sua impostazione antropocentrica che riconosce l’intelligenza artificiale come uno strumento di supporto alle decisioni umane e non come un sostituto dell’uomo. Tuttavia, la legge demanda a futuri decreti attuativi la definizione di molti aspetti pratici lasciando alcune aree di incertezza per le imprese che dovranno muoversi in un contesto in evoluzione. Particolare attenzione è posta agli obblighi di informazione e ai criteri di sicurezza nei settori sensibili e viene ribadita la necessità di garantire la supervisione umana nei processi decisionali automatizzati.

 

Le sfide per le aziende e l’adeguamento del MOG

Alla luce di queste novità tutte le imprese sono chiamate ad aggiornare tempestivamente il proprio MOG includendo la mappatura dei nuovi rischi ambientali e digitali, l’adozione di protocolli di controllo specifici per la gestione dei rifiuti e per l’uso di IA, la formazione del personale sui nuovi obblighi e sulle responsabilità penali e l’implementazione di sistemi di segnalazione e monitoraggio delle irregolarità.

Un MOG aggiornato rappresenta non solo uno strumento di tutela in caso di contenziosi ma anche un segnale di responsabilità e attenzione verso la sostenibilità e l’innovazione.

 

NIS 2: obbligo di nomina del referente CSIRT entro il 31/12/2025

Nuovo obbligo per le organizzazioni soggette alla Direttiva NIS 2
La nuova Determinazione dell’ACN (Agenzia per la cybersicurezza nazionale), ha introdotto la figura del referente CSIRT (Computer Security Incident Response Team), una persona fisica designata dal Punto di Contatto con il ruolo di gestire le comunicazioni con il CSIRT Italia – il team nazionale di risposta agli incidenti informatici – e di trasmettere le notifiche di incidenti significativi o volontarie relative alla cybersicurezza.

La designazione del Referente CSIRT (e dei suoi eventuali sostituti) è obbligatoria per i soggetti NIS entro il 31 dicembre 2025. La sua nomina dovrà avvenire infatti nel periodo compreso tra il 20 novembre e il 31 dicembre 2025, con la possibilità di indicare uno o più sostituti, per garantire continuità operativa e tempestività nelle comunicazioni.

La nomina viene fatta dal Punto di Contatto tramite la procedura telematica resa disponibile dal Portale ACN.

 

Chi è il Referente CSIRT — requisiti e peculiarità

  • Il Referente CSIRT è una figura incaricata del dialogo con il CSIRT ITALIA, facente parte dell’ACN.
  • Può essere nominato anche un soggetto esterno all’organizzazione (ad esempio un consulente IT), a differenza del Punto di Contatto che deve essere interno.
  • È richiesto che chi riveste la funzione possieda:
    1. competenze di base in sicurezza informatica e gestione degli incidenti,
    2. conoscenza approfondita dei sistemi informativi e delle reti del soggetto NIS per cui opera.
  • È consentita la nomina di uno o più sostituti, che possano intervenire in caso di assenza o impedimento del referente principale.

 

Compiti

In conformità all’art. 25 del D.lgs. 138/2024, i soggetti NIS2 sono obbligati a notificare, senza ingiustificato ritardo, al CSIRT Italia ogni incidente che ha un impatto significativo sulla fornitura dei loro servizi. Il Referente CSIRT è il soggetto responsabile della notifica tempestiva degli incidenti significativi.

Gli incidenti significativi per i soggetti importanti sono riportati nell’ALLEGATO 3 della determinazione ACN 164179 del 14 aprile 2025; mentre gli incidenti significativi per i soggetti essenziali sono riportati nell’ALLEGATO 4 della medesima determina.

 

 

 

L’obbligo di notifica degli incidenti entrerà in vigore a gennaio 2026. Pertanto, entro tale data, i soggetti NIS2 dovranno dotarsi di una procedura per la gestione degli incidenti significativi. Tale procedura dovrà definire un processo strutturato e standardizzato per l’identificazione, la segnalazione, l’analisi, la risposta e la risoluzione degli incidenti, nonché descrivere in dettaglio le modalità con cui il Referente CSIRT dovrà effettuare la notifica al CSIRT Italia.

 

Come possiamo aiutarti

Per una consulenza sulla Direttiva NIS2 e relativi obblighi, siamo disponibili ai seguenti contatti:  

Sede di Borgo San Dalmazzo (CN)

📧 commerciale@studioquality.it  |  📞 0171 260239

 

Sede di Alba (CN)

📧 commerciale@studioquality.it  |  📞 0173 1950692

 


Consulta il testo integrale della :

🔗 Determinazione Agenzia per la cybersicurezza nazionale 

🔗 Allegato 3 – Incidenti significativi di base per i soggetti importanti

Voucher certificazioni PMI per competitività e sostenibilità

Bando Regione Piemonte – Programma FESR 2021/2027

 

Il Bando “Voucher certificazioni PMI per competitività e sostenibilità” nell’ambito del Programma Regionale F.E.S.R. 2021/2027 della Regione Piemonte aprirà il 15 ottobre 2025.

L’iniziativa è rivolta alle micro, piccole e medie imprese piemontesi che desiderano ottenere nuove certificazioni strategiche per accrescere competitività, affidabilità e sostenibilità aziendale. Il bando finanzia, con un contributo a fondo perduto, le spese legate all’ottenimento di nuove certificazioni di processo, prodotto o sistema.

 

Obiettivi del bando

  • Favorire la diffusione di certificazioni riconosciute a livello nazionale e internazionale.
  • Incentivare la transizione verso modelli aziendali più sostenibili, responsabili e sicuri.
  • Migliorare l’efficienza e la competitività delle PMI piemontesi.

 

Chi può partecipare

Le micro, piccole e medie imprese:

  • Iscritte al Registro Imprese;
  • Con almeno un bilancio approvato;
  • Con almeno un’unità locale e operativa in Piemonte;
  • Non esercenti attività economiche illecite o case da giochi o equipollenti oppure aventi ad oggetto la produzione, trasformazione o commercializzazione di tabacco o prodotti del tabacco, armi o munizioni di ogni tipo, prodotti della pesca o dell’acquacoltura, prodotti agricoli oppure attività finanziarie o assicurative;
  • Non in fase di liquidazione o soggette a procedure concorsuali;
  • Che non abbiano forniture in essere con Unioncamere Piemonte;
  • Che non abbiamo rappresentanti o soci con cause di esclusione previste dall’art. 67 del D. Lgs. 159/2011;
  • In regola con gli obblighi contributivi, fiscali, assicurativi e conforme con la normativa sulla sicurezza.
  • In regola con gli obblighi in materia di assicurazione obbligatoria contro calamità naturali ed
    eventi catastrofali secondo le tempistiche di entrata in vigore degli stessi (01/10/25 per le medie imprese e il 31/12/25 per le micro e piccole imprese).

 

NB: La guida precisa alla definizione di PMI è consultabile al seguente link:

https://ec.europa.eu/docsroom/documents/42921/attachments/1/translations/it/renditions/native

 

Agevolazioni previste

Il contributo è concesso in regime “de minimis” e copre una quota delle spese ammissibili, variabile in base alla dimensione aziendale e soggetto a degli importi minimi e massimi:

 

% contributo a fondo perduto Importo minimo voucher Spesa minima da sostenere
Micro impresa 65 % € 4.000 € 6.154
Piccola impresa 60% € 5.000 € 8.333
Media impresa 50% € 5.000 € 10.000

 

Le percentuali dell’importo versato a fondo perduto potranno essere ulteriormente aumentate in relazione al possesso a una o più delle seguenti premialità soggettive:

  • Rating di legalità;
  • Status di PMI innovativa o startup innovativa;
  • Status di imprese benefit.

Ogni impresa potrà richiedere il finanziamento sia per una singola certificazione, sia per un sistema integrato di certificazione, sia certificazioni cumulative riferite ad uno o più prodotti o servizi.

 

Spese e certificazioni ammissibili

Tra le spese ammissibili rientrano:

  • Costi di consulenza per l’ottenimento della prima certificazione di carattere volontario, NO RINNOVI – di prodotto, servizio o processo, secondo standard nazionali o internazionali e dimostrabili con attestato datato.
  • Audit e verifiche da parte un Ente accreditato con rilascio di certificato con data posteriore a quella di presentazione della domanda e anteriore alla data di rendicontazione.
  • Formazione specifica del personale.
  • Beni strumentali, materiali e immateriali, strettamente necessari alla certificazione.
Elenco di alcune certificazioni ammissibili:
  • ISO 9001 (qualità)
  • ISO 14001 (ambiente)
  • ISO 27001 (sicurezza delle informazioni)
  • ISO 45001 (salute e sicurezza sul lavoro)
  • ISO 37001 (anticorruzione)
  • UNI PdR 125 (parità di genere)
  • SA 8000 (certificazione etica)
  • ISO 22000 (sicurezza alimentare)
  • Certificazioni di responsabilità sociale (es. SA8000)

 

Per la lista completa delle certificazioni ammesse, consultare l’allegato non esaustivo delle certificazioni ammissibili del bando.

E’ possibile presentare domanda anche se la certificazione non è espressamente prevista nell’elenco delle certificazioni ammissibili. In tal caso, la/le certificazione/i dovranno essere inserite all’interno dell’Allegato A e saranno valutate in base a determinati criteri.

Sono ammesse anche certificazioni integrate o cumulative, purché tutte coerenti con quanto previsto.

 

Modalità e termini di presentazione delle domande

Presentazione delle domande

Le domande di contributo dovranno essere trasmesse in modalità telematica, attraverso la piattaforma “Restart” (https://restart.infocamere.it/), a partire dalle ore 11:00 del 15/10/2025 alle ore 16:00 del 30/10/2026.

Contestualmente all’invio dell’istanza, l’impresa beneficiaria otterrà il codice domanda, utile per la rendicontazione delle fatture, fino alla comunicazione del CUP individuale in fase di concessione.

La certificazione, oggetto del beneficio di questo Bando, dovrà essere ottenuta successivamente alla richiesta di contributo e costituirà elemento essenziale per procedere alla rendicontazione.

Nel caso di sistema integrato di certificazione, così come le certificazioni cumulative di prodotto o servizi, tutte le certificazioni integrate dovranno essere ottenute successivamente alla richiesta di contributo e tutte concluse prima di procedere alla rendicontazione.

 

Novità!!

Al fine di consentire una corretta presentazione della domanda,  le imprese avranno la facoltà di precariare tutta la documentazione necessaria del bando a partire dalle ore 11:00 del giorno 7 ottobre, sempre sulla piattaforma ReStart. Sarà possibili inviare la domanda formale di agevolazione solo dal 15 ottobre ore 11.00. La data di precaricamento sarà ritenuta irrilevante ai fini della graduatoria.

E’ possibile scaricare la modulistica dal sito Unioncamere: https://pie.camcom.it/amministrazione-trasparente/avvisi-gare-e-contratti/bandi-contributi 

 

Graduatorie e assegnazione voucher secondo le modalità previste dal bando

[in attesa di aggiornamento]

 

Rendicontazione e liquidazione del contributo

La rendicontazione va effettuata in un’unica soluzione, in modalità telematica e con firma digitale, attraverso lo sportello online line “Restart” (https://restart.infocamere.it/) entro 24 mesi dalla concessione e non oltre 3 mesi dall’ottenimento della certificazione.

I contributi saranno liquidati entro 60 giorni dalla presentazione della rendicontazione completa.

 

Come possiamo aiutarti

Studio Quality è a vostra disposizione per supportarvi nella valutazione dei requisiti di ammissibilità, nella scelta della certificazione più adatta alle vostre esigenze e nell’assistenza durante l’intero iter di presentazione della domanda.

Per maggiori dettagli e aggiornamenti sul bando, visitate la nostra pagina dedicata o contattateci direttamente.

📧 commerciale@studioquality.it

📞 0171 260239

📞 0173 1950692

 


Consulta il testo integrale del bando e tutte le informazioni aggiornate sul sito ufficiale della Regione Piemonte:

🔗 Bando “Voucher certificazioni PMI per competitività e sostenibilità” 

Sostenibilità e criteri ESG: cosa cambia per le PMI

Anche le piccole e medie imprese stanno entrando a pieno titolo nel mondo della sostenibilità. Se da un lato non tutte sono obbligate – per ora – a redigere un bilancio di sostenibilità, dall’altro devono comunque fare i conti con richieste crescenti di trasparenza. In particolare, le PMI che lavorano come fornitori di grandi aziende si trovano sempre più spesso a dover dimostrare il proprio impegno sui temi ambientali, sociali e di governance (ESG).

In questa video-intervista, la nostra esperta Giorgia Ghibaudo spiega come le recenti modifiche normative a livello europeo – introdotte con un pacchetto di aggiornamenti legislativi approvato nel 2024 – abbiano inciso sulla Direttiva CSRD, principale riferimento in materia di rendicontazione di sostenibilità. Le novità riguardano, tra l’altro, le soglie dimensionali che determinano quali imprese sono tenute a redigere il bilancio di sostenibilità, nonché i tempi di applicazione della norma: alcune scadenze sono infatti state posticipate al 2028, tuttavia, questo rinvio non deve essere inteso come un’opportunità per rimandare, poiché le richieste di trasparenza da parte del mercato restano attuali e sempre più rilevanti.

“Le grandi aziende, che restano soggette agli obblighi di rendicontazione, stanno già chiedendo trasparenza ESG a tutta la loro filiera. E continueranno a farlo, perché oggi è il mercato – e non solo la norma – a richiedere sostenibilità”, sottolinea Giorgia Ghibaudo. “Chi non si adegua rischia di essere escluso dalle catene di fornitura”.

In questo scenario, il primo passo per ogni PMI è capire a che punto si trova rispetto ai criteri ESG. Un’autovalutazione iniziale consente di individuare i punti di forza, le aree critiche e le azioni prioritarie. Non si tratta solo di conformarsi a un quadro normativo in evoluzione, ma di cogliere un’opportunità concreta per migliorare la propria competitività, attrattività e capacità di innovare.

 

👉 Guarda il video e scopri come affrontare i nuovi obblighi di sostenibilità

 

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📽️ Il video è stato realizzato in collaborazione con Targato CN che ha curato anche la pubblicazione della notizia sul proprio sito.

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Formazione finanziata con i Fondi Interprofessionali: un’opportunità strategica per le aziende

La formazione continua rappresenta oggi uno degli strumenti più efficaci per sostenere la crescita e l’innovazione delle imprese. Tuttavia, molte aziende esitano ad investire in questo ambito, temendo costi elevati o complessità gestionali.

In realtà, grazie ai Fondi Interprofessionali, è possibile accedere a percorsi formativi mirati senza gravare sul bilancio aziendale. Questi strumenti permettono di finanziare l’aggiornamento delle competenze dei propri collaboratori, favorendo così competitività, motivazione e qualità del lavoro.

In questa video-intervista, il nostro esperto Matteo Galaverna approfondisce cosa sono i Fondi Interprofessionali, come funzionano e quali vantaggi offrono alle aziende che decidono di aderire. Un’occasione da non perdere per trasformare la formazione in una leva strategica.

 

👉 Guarda il video per capire come sfruttare i fondi interprofessionali per finanziare la formazione e generare valore strategico per la tua impresa

 

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In vigore il nuovo Accordo Stato-Regioni sulla formazione per la sicurezza: cosa cambia per le aziende

Lo scorso sabato, il 24/05/2025, è entrato ufficialmente in vigore il nuovo Accordo Stato-Regioni sulla formazione in materia di sicurezza sul lavoro, che ridefinisce i contenuti, le durate e le modalità della formazione per tutte le figure aziendali coinvolte nella sicurezza.

Si tratta di un provvedimento vincolante per tutte le aziende, che armonizza e sostituisce i precedenti accordi del 2011 e 2012, uniformando gli standard formativi su scala nazionale.

Il nuovo Accordo disciplina la formazione di lavoratori, preposti, dirigenti, RSPP/ASPP, datori di lavoro, addetti alle attrezzature e spazi confinati.

 

Durata e validità dei corsi:

 

DATORI DI LAVORO

Obbligo di formazione obbligatoria per i datori di lavoro (che non ricoprono il ruolo di RSPP). La formazione avrà una durata di 16 ore suddivisa in moduli giuridici e organizzativi.

Per I datori di lavoro delle imprese del settore edile è prevista un’integrazione di 6 ore tramite il c.d. Modulo aggiuntivo “Cantieri”.

Aggiornamento ogni 5 anni con durata minima di 6 ore.

Formazione base e aggiornamento erogabile in presenza / videoconferenza / e-learning.

 

DATORI DI LAVORO-RSPP

Il nuovo Accordo Stato-Regioni 2025 ha rimodulato la formazione dei datori di lavoro RSPP in modo più aderente alle caratteristiche del settore di appartenenza. Ogni Datore di Lavoro-RSPP dovrà frequentare un corso da 8 ore (previa formazione base del corso da Datore di lavoro da 16 ore).

Ulteriori moduli tecnici-integrativi specifici per alcuni settori:

  • Modulo integrativo 1: Agricoltura Silvicoltura Zootecnia (16 ore) – codice ateco A
  • Modulo integrativo 2: Pesca (12 ore) – codice ateco A
  • Modulo integrativo 3: Costruzioni (16 ore) – codice ateco F
  • Modulo integrativo 4: ChimicoPetrolchimico (16 ore) – codice ateco C

Non è prevista la possibilità di erogare la formazione base del DL RSPP in modalità e-learning.

Rimane la invariata cadenza quinquennale per l’aggiornamento che dovrà essere effettuato con un corso di 8 ore (che potrà essere erogato anche in modalità e-learning).

Il corso base deve essere completato entro 24 mesi dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale (entro il 23/05/2027).

 

DIRIGENTI

Per i dirigenti il corso base da 16 ore è stato ridotto a 12 ore.

Aggiornamento da ripetere ogni 5 anni con un modulo da 6 ore.

Previsto un ulteriore modulo integrativo di 6 ore, dedicato agli aspetti specifici dei cantieri, con focus sui rischi tipici delle attività edili.

Formazione base e aggiornamento erogabile in presenza / videoconferenza / e-learning.

 

PREPOSTI

La formazione del preposto passa a 12 ore. L’aggiornamento è obbligatorio ogni 2 anni, con una durata minima di 6 ore.

Formazione base e aggiornamento erogabile in presenza / videoconferenza. Esclusa la formazione e-learning.

 

RSPP E ASPP

Resta invariato il numero di ore e le modalità formative previste per il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e l’Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP), con un aggiornamento dei moduli di specializzazione in relazione alle macro categorie ATECO.

L’aggiornamento della formazione rimane dunque ogni 5 anni:

  • 40 ore per gli RSPP;
  • 20 ore per gli ASPP.

Formazione base erogabile in presenza / videoconferenza.

La formazione in modalità e-learning è consentita esclusivamente per il modulo A.

Aggiornamento erogabile in presenza / videoconferenza / e-learning.

 

AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI

Sono stati definiti i criteri, la durata, i contenuti ed i requisiti per la formazione per coloro che operano in ambienti sospetti di inquinamento o confinati.

Durata minima del corso: 12 ore di cui 4 ore di modulo giuridico normativo e 8 ore di pratica.

Non è prevista la possibilità di erogare la formazione in videoconferenza o in modalità e-learning.

Aggiornamento ogni 5 anni con durata minima di 4 ore di pratica da svolgere esclusivamente in presenza.

La formazione pregressa già svolta è riconosciuta, purché i contenuti siano conformi a quelli previsti del nuovo Accordo.

 

ATTREZZATURE DI LAVORO DI CUI ALL’ART. 73 DEL D.LGS. 81/2008

Per i corsi relativi all’uso delle attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori, ai sensi dell’art. 73 del D.lgs. 81/2008 già presenti nel precedente Accordo, non vi sono variazioni sostanziali.

Novità. Introduzione della formazione obbligatoria per 3 tipologie di attrezzature di lavoro:

  • Macchina agricola raccogli frutta (cd. Carro raccogli frutta). Durata: 8 ore: 4 ore teoria + 4 ore pratica
  • Caricatori per la movimentazione di materiali quali il “ragno” su ruote o cingoli. Durata: 8 ore (4 ore teoria + 4 ore pratica)
  • Carriponte. Durata differente a seconda della tipologia di attrezzatura:
    • Modulo teorico e tecnico: 4 ore
    • Modulo pratico:
    • 6 ore per carroponte/gru a cavalletto con comando in cabina
    • 6 ore per carroponte/gru a cavalletto con comando pensile o radiocomando
    • 7 ore se l’operatore utilizza entrambe le tipologie di comando

Aggiornamento ogni 5 anni con durata minima di 4 ore di pratica da svolgere esclusivamente in presenza con rapporto istruttori-allievi 1:6.

 

Tempistiche e adempimenti

Il nuovo Accordo Stato-Regioni sulla formazione in materia di sicurezza è già in vigore dal 24 maggio 2025. Tuttavia, per consentire alle aziende di adeguarsi, sono previsti specifici periodi transitori:

Entro 12 mesi (cioè entro il 23 maggio 2026) devono adeguarsi:

  • Lavoratori
  • Preposti
  • Datori di lavoro che svolgono direttamente il ruolo di RSPP (DL-RSPP)

Entro 24 mesi (cioè entro il 23 maggio 2027) devono adeguarsi:

  • Tutti i datori di lavoro (relativamente alla formazione base, se non già formati)

Applicazione immediata (senza proroga) per

  • Ambienti confinati e sospetti di inquinamento
  • Attrezzature di lavoro, tra cui Carriponte, Carro raccogli frutta, Caricatori per la movimentazione di materiali

 


Studio Quality ha già attivato i nuovi percorsi formativi previsti dall’Accordo Stato-Regioni 2025, con possibilità di erogazione direttamente presso le sedi aziendali.

I corsi presso la nostra sede sono attualmente in fase di aggiornamento e programmazione: il calendario completo sarà pubblicato a breve.

Rimani aggiornato sul sito ufficiale per consultare il catalogo corsi aggiornato e tutte le novità: www.studioqualityformazione.it

📧 Per informazioni: formazione@studioquality.it
📞 Oppure contattaci al numero: 0171 260239

 


Scarica QUI il nuovo Accordo Stato-Regioni del 17/04/2025

Sicurezza sul lavoro: la formazione che fa la differenza

La sicurezza sul lavoro non può essere solo un adempimento formale: è un impegno concreto verso le persone e un investimento per il futuro delle imprese.

Per noi di Studio Quality, la formazione è il primo passo per costruire ambienti di lavoro più sicuri, consapevoli ed efficienti. Offriamo corsi teorici e pratici, sia in presenza che in e-learning, progettati per fornire competenze reali e immediatamente applicabili.

 

All’interno della nostra area di addestramento attrezzata, i partecipanti possono svolgere esercitazioni simulate in totale sicurezza, tra cui:

  • Lavori in quota con utilizzo di dispositivi anticaduta
  • Interventi in spazi confinati con attrezzature specifiche
  • Conduzione e corretto utilizzo di attrezzature di lavoro

 

La nostra offerta formativa comprende corsi obbligatori e percorsi specialistici, personalizzabili in base alle esigenze di ogni azienda.

In questo video, l’Ing. Elena Ramondetti, responsabile dell’Area Formazione, approfondisce il nostro approccio e i vantaggi di una formazione efficace e mirata.

 

👉 Guarda il video per saperne di più sul nostro metodo formativo e su come possiamo supportare la tua azienda nella gestione della sicurezza.

 

 

Per ulteriori informazioni o per ricevere il catalogo corsi completo, visita il sito dedicato: www.studioqualityformazione.it

📧 formazione@studioquality.it

📞 0171 260239

 


📽️ Il video è stato realizzato in collaborazione con Targato CN che ha curato anche la pubblicazione della notizia sul proprio sito.

🔗 Leggi la notizia su Targato CN

Bando ISI 2024: Fino all’80% di Finanziamento a Fondo Perduto per la Sicurezza sul Lavoro

A partire dal 14 aprile 2025 è attivo il nuovo Bando INAIL 2024 – 2025, che stanzia 600 milioni di euro a favore delle imprese per finanziare interventi volti a migliorare la salute e la sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro. Tra le diverse linee di intervento, particolare rilievo è dato all’Asse 1.2, che incentiva l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale, con un focus sulla certificazione UNI EN ISO 45001:2023.

 

Asse 1.2: Sistemi di Gestione per la Sicurezza sul Lavoro

Il Bando ISI 2024 sostiene le aziende che intendono implementare un sistema di gestione certificato per la salute e sicurezza sul lavoro. L’adozione della certificazione UNI EN ISO 45001:2023, rilasciata da organismi accreditati, è una delle misure finanziabili, rappresentando un’opportunità concreta per migliorare le condizioni di lavoro e ridurre il rischio di infortuni.

 

A quanto ammonta il finanziamento?

Il finanziamento concesso dall’INAIL copre l’80% delle spese ammissibili. Il finanziamento minimo è di Euro 5.000, ma non c’è un limite minimo di finanziamento per le imprese con meno di 50 dipendenti. Il finanziamento massimo è di 130.000,00.

Per quanto riguarda la UNI EN ISO 45001:2023, sono ammissibili:

  • spese di consulenza per l’implementazione del sistema di gestione;
  • costi per la certificazione rilasciata da enti accreditati.

 

Chi può accedere al finanziamento?

Possono partecipare al bando le Imprese, anche individuali, che:

  • sono regolarmente iscritte alla Camera di Commercio e in regola con gli obblighi assicurativi INAIL;
  • non abbiano già adottato o mantenuto un sistema di gestione per la sicurezza nei tre anni precedenti;
  • non abbiano beneficiato di finanziamenti per l’Asse 1.2 nelle ultime tre edizioni del Bando ISI (Bando 2021, 2022, 2023).

Possono partecipare anche enti del Terzo Settore, purché in possesso dei requisiti specificati nel bando.

 

Iter di Presentazione della Domanda e criteri di assegnazione dei fondi

Il processo di partecipazione avviene esclusivamente in modalità telematica sul portale INAIL e si articola in due fasi principali:

  • fase iniziale: Compilazione della domanda online, caricamento della documentazione aziendale e preventivi relativi alla consulenza e alla certificazione.
  • rendicontazione finale: Invio delle fatture elettroniche e documentazione a conferma dell’intervento realizzato.

Clicca QUI per guardare il video-tutorial relativo alla FASE 1: compilazione e registrazione della domanda.

Calendario prossime scadenze 
14 aprile 2025 Apertura della procedura informatica per la compilazione della domanda
30 maggio 2025 Chiusura della procedura informatica per la compilazione della domanda
In aggiornamento Download codici identificativi 
Pubblicazione regole tecniche per l’inoltro della domanda online
Pubblicazione della data del Click Day
Click Day
14 giorni dopo il click day Pubblicazione elenchi cronologici provvisori
Da definire Completamento della documentazione per gli ammessi al click day
Criteri di Selezione: Punteggio e Ordine Cronologico

La selezione delle domande avviene secondo un sistema a punteggio e in ordine cronologico di presentazione. Per essere considerate ammissibili, le domande devono raggiungere un punteggio minimo di 130 punti e i parametri che concorrono a determinare il punteggio sono, per esempio, le dimensioni aziendali, il settore ATECO ed anche alla tipologia di intervento richiesto. Si sottolinea che la richiesta di adozione di un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro certificazione UNI EN ISO 45001:2023 conferisce 90 punti.

Una volta superata la soglia minima del punteggio minimo, le domande vengono classificate in ordine di invio e finanziate fino all’esaurimento dei fondi disponibili. 

 

Il nostro supporto gratuito per la tua domanda

Per aiutare le aziende a valutare le proprie possibilità di accesso al finanziamento, offriamo gratuitamente una simulazione per la verifica del punteggio necessario alla candidatura.

Il nostro team fornisce assistenza gratuita per la presentazione della domanda, accompagnando le imprese in ogni fase del processo. In caso di mancata ammissione al finanziamento, non sarà dovuto alcun compenso.

📌 Vuoi saperne di più o ricevere supporto per la presentazione della domanda? Contatta il nostro team di esperti per una consulenza personalizzata.

 


Link al Bando INAIL: Bando ISI 2024

 

Approvato il Nuovo Accordo Stato-Regioni sulla Formazione in Salute e Sicurezza sul Lavoro

Il 17 aprile 2025, la Conferenza Stato-Regioni ha approvato il nuovo Accordo sulla formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Questo documento, atteso da tempo, rappresenta un passo significativo verso l’armonizzazione e l’aggiornamento degli obblighi formativi previsti dal D.Lgs. 81/2008.

 

Principali novità introdotte nell’Accordo 2025
  • Accorpamento degli Accordi Precedenti: Il nuovo Accordo sostituisce gli accordi precedenti, tra cui quelli del 21/12/2011, 25/07/2012 e 07/07/2016, creando un quadro normativo più coerente e aggiornato
  • Progetto Formativo Strutturato: Viene introdotta una metodologia obbligatoria per la redazione del progetto formativo, che dovrà delineare in modo chiaro e coerente gli obiettivi, i contenuti, la durata, le modalità didattiche, i criteri di valutazione dell’apprendimento, le modalità di aggiornamento e la verifica dell’efficacia formativa.
  • Durata e Contenuti Minimi dei Corsi: Vengono definite con precisione la durata, i contenuti minimi e le modalità di erogazione dei corsi obbligatori per diverse figure professionali, tra cui datori di lavoro, dirigenti, preposti e lavoratori.
  • Modalità di Erogazione Flessibili: Sono previste quattro modalità di svolgimento della formazione — in presenza, videoconferenza sincrona, e-learning e modalità mista — ciascuna accompagnata da precise indicazioni operative, volte ad assicurare la qualità e l’efficacia dell’apprendimento.
  • Verifica dell’Apprendimento: Diventa obbligatoria la verifica finale dell’apprendimento per tutti i percorsi formativi e di aggiornamento, al fine di certificare l’efficacia dei corsi.
  • Qualificazione dei Formatori: Vengono stabiliti criteri più rigorosi per la qualificazione dei formatori, che dovranno possedere specifica esperienza professionale e didattica, oltre a partecipare a corsi di aggiornamento.
Tempi di Attuazione e Disposizioni Transitorie

Il nuovo Accordo Stato-Regioni sulla formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro entrerà in vigore il giorno della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Al momento, non è ancora stata fissata una data ufficiale per questa pubblicazione.​ Fino ad allora, restano valide le disposizioni previste dagli accordi precedenti, in particolare l’Accordo Stato-Regioni del 21 dicembre 2011.

Una volta pubblicato, l’Accordo prevede un periodo transitorio per l’adeguamento:

  • I corsi previsti dagli accordi precedenti potranno essere avviati entro 12 mesi dall’entrata in vigore del nuovo Accordo
  • I datori di lavoro avranno un periodo massimo di 24 mesi per frequentare i nuovi corsi di formazione obbligatori.

 

Implicazioni per le Aziende 

Le aziende dovranno adeguarsi alle nuove disposizioni, aggiornando i propri programmi formativi e assicurandosi che i formatori soddisfino i nuovi requisiti. Sarà fondamentale monitorare l’applicazione dell’Accordo e garantire il rispetto della normativa da parte dei soggetti erogatori e destinatari della formazione.

Per ulteriori dettagli e per consultare il testo completo dell’Accordo, si consiglia di fare riferimento alla Gazzetta Ufficiale.

📞 Contattaci per pianificare insieme la tua formazione!

 

Equalitas: la sostenibilità che dà valore al tuo vino

 

Nel settore vitivinicolo, la qualità non è più sufficiente: il mercato oggi richiede trasparenza, responsabilità e un impegno concreto verso l’ambiente e la società.

In questa video-intervista, la nostra esperta, la Dott.ssa Gigliola Strano approfondisce il valore strategico della certificazione Equalitas, il nuovo standard di eccellenza per la sostenibilità nel mondo del vino.

Equalitas non è solo un’etichetta: è un approccio completo che integra aspetti ambientali, sociali ed economici, offrendo alle cantine uno strumento per migliorare i processi interni, accrescere la reputazione aziendale e distinguersi in un mercato sempre più attento ai temi ESG.

Scegliere Equalitas significa trasformare la sostenibilità in un vantaggio competitivo concreto, in grado di rafforzare la fiducia dei consumatori e aprire nuove opportunità commerciali, anche nei mercati internazionali.

 

 

👉 Guarda il video per capire come intraprendere questo percorso e rendere la tua cantina protagonista di un futuro più sostenibile

 

 

Per maggiori informazioni:

📧 commerciale@studioquality.it

📞 0171 260239

 


📽️ Il video è stato realizzato in collaborazione con Targato CN che ha curato anche la pubblicazione della notizia sul proprio sito.

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