Rischio stress lavoro-correlato

Cos’è e come valutare il rischio stress da lavoro correlato

Lo stress da lavoro correlato è la percezione di squilibrio che un lavoratore avverte (mediante sintomi fisici, psichici e sociali che incidono sulla qualità della vita) quando le sue capacità non sono commisurate alle richieste dell’ambiente lavorativo.

Tale condizione di stress lavoro-correlato, che non va confusa con il mobbing, comporta una serie di adattamenti forzati nell’organismo umano, che se protratti nel tempo, posso trasformarsi in vera e propria patologia.

Nel 2004, l’Accordo Europeo sullo stress lavoro correlato ha definito lo stress come “una condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o alle aspettative riposte in loro“.

In Italia, il vigente quadro normativo, costituito dal D.lgs. 81/2008 e s.m.i., obbliga i Datori di lavoro a valutare e gestire il rischio stress lavoro-correlato al pari di tutti gli altri rischi, in recepimento dei contenuti dell’Accordo europeo e delle indicazioni metodologiche deliberate attraverso la circolare del 18/11/2010 della Commissione Consultiva Permanente, che impone l’obbligo per i Datori di lavoro di ripetere tale valutazione con una frequenza non inferiore ai tre anni.

L’obiettivo principale di tale valutazione del rischio stress lavoro-correlato auspica l’identificazione di eventuali criticità relative a quei fattori di Contenuto del lavoro (carico di lavoro, orario, pianificazione dei compiti, ecc.) e Contesto del lavoro (ruolo, autonomia decisionale, rapporti interpersonali, ecc.) presenti in ogni tipologia di azienda e organizzazione.

Un’analisi dettagliata delle criticità, dovrebbe condurre ad un’adeguata gestione del rischio con conseguente miglioramento del contesto lavorativo e dei livelli di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, avendo un impatto positivo sulla competitività aziendale e sulla qualità dei prodotti e dei servizi erogati.

Rischio stress da lavoro correlato: cosa fare

La valutazione del rischio stress lavoro-correlato prevede il coinvolgimento attivo dei lavoratori e delle figure preposte alla prevenzione, ed è articolato in 4 fasi principali:

Fase propedeutica: preparazione organizzativa delle attività di valutazione del rischio.

Valutazione preliminare: valutazione preliminare degli eventi e del Contenuto e Contesto del lavoro, attraverso un’apposita lista di controllo.

Valutazione approfondita: rilevazione delle percezioni dei lavoratori riguardo gli aspetti di Contenuto e Contesto del lavoro; Tale fase va obbligatoriamente intrapresa qualora l’esito della valutazione preliminare abbia rilevato la presenza, in uno o più gruppi omogenei, di una condizione di rischio stress da lavoro correlato e gli interventi correttivi attuati non abbiano ottenuto l’effetto di abbattimento del rischio.

Pianificazione degli interventi: Sviluppare e pianificare una strategia d’intervento per evitare che l’eventuale situazione di rischio crei danno ai lavoratori e all’azienda.

 

Per agevolare e sostenere le aziende nella realizzazione di queste attività, l’Inail ha messo a disposizione gli strumenti necessari, attraverso apposita piattaforma online, per una corretta valutazione e gestione dello stress lavoro-correlato.  https://www.inail.it/cs/internet/attivita/ricerca-e-tecnologia/area-salute-sul-lavoro/rischi-psicosociali-e-tutela-dei-lavoratori-vulnerabili/rischio-stress-lavoro-correlato.html

Per saperne di più, contattaci per una consulenza professionale.

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