In vigore il nuovo Accordo Stato-Regioni sulla formazione per la sicurezza: cosa cambia per le aziende

Lo scorso sabato, il 24/05/2025, è entrato ufficialmente in vigore il nuovo Accordo Stato-Regioni sulla formazione in materia di sicurezza sul lavoro, che ridefinisce i contenuti, le durate e le modalità della formazione per tutte le figure aziendali coinvolte nella sicurezza.

Si tratta di un provvedimento vincolante per tutte le aziende, che armonizza e sostituisce i precedenti accordi del 2011 e 2012, uniformando gli standard formativi su scala nazionale.

Il nuovo Accordo disciplina la formazione di lavoratori, preposti, dirigenti, RSPP/ASPP, datori di lavoro, addetti alle attrezzature e spazi confinati.

 

Durata e validità dei corsi:

 

DATORI DI LAVORO

Obbligo di formazione obbligatoria per i datori di lavoro (che non ricoprono il ruolo di RSPP). La formazione avrà una durata di 16 ore suddivisa in moduli giuridici e organizzativi.

Per I datori di lavoro delle imprese del settore edile è prevista un’integrazione di 6 ore tramite il c.d. Modulo aggiuntivo “Cantieri”.

Aggiornamento ogni 5 anni con durata minima di 6 ore.

Formazione base e aggiornamento erogabile in presenza / videoconferenza / e-learning.

 

DATORI DI LAVORO-RSPP

Il nuovo Accordo Stato-Regioni 2025 ha rimodulato la formazione dei datori di lavoro RSPP in modo più aderente alle caratteristiche del settore di appartenenza. Ogni Datore di Lavoro-RSPP dovrà frequentare un corso da 8 ore (previa formazione base del corso da Datore di lavoro da 16 ore).

Ulteriori moduli tecnici-integrativi specifici per alcuni settori:

  • Modulo integrativo 1: Agricoltura Silvicoltura Zootecnia (16 ore) – codice ateco A
  • Modulo integrativo 2: Pesca (12 ore) – codice ateco A
  • Modulo integrativo 3: Costruzioni (16 ore) – codice ateco F
  • Modulo integrativo 4: ChimicoPetrolchimico (16 ore) – codice ateco C

Non è prevista la possibilità di erogare la formazione base del DL RSPP in modalità e-learning.

Rimane la invariata cadenza quinquennale per l’aggiornamento che dovrà essere effettuato con un corso di 8 ore (che potrà essere erogato anche in modalità e-learning).

Il corso base deve essere completato entro 24 mesi dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale (entro il 23/05/2027).

 

DIRIGENTI

Per i dirigenti il corso base da 16 ore è stato ridotto a 12 ore.

Aggiornamento da ripetere ogni 5 anni con un modulo da 6 ore.

Previsto un ulteriore modulo integrativo di 6 ore, dedicato agli aspetti specifici dei cantieri, con focus sui rischi tipici delle attività edili.

Formazione base e aggiornamento erogabile in presenza / videoconferenza / e-learning.

 

PREPOSTI

La formazione del preposto passa a 12 ore. L’aggiornamento è obbligatorio ogni 2 anni, con una durata minima di 6 ore.

Formazione base e aggiornamento erogabile in presenza / videoconferenza. Esclusa la formazione e-learning.

 

RSPP E ASPP

Resta invariato il numero di ore e le modalità formative previste per il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e l’Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP), con un aggiornamento dei moduli di specializzazione in relazione alle macro categorie ATECO.

L’aggiornamento della formazione rimane dunque ogni 5 anni:

  • 40 ore per gli RSPP;
  • 20 ore per gli ASPP.

Formazione base erogabile in presenza / videoconferenza.

La formazione in modalità e-learning è consentita esclusivamente per il modulo A.

Aggiornamento erogabile in presenza / videoconferenza / e-learning.

 

AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI

Sono stati definiti i criteri, la durata, i contenuti ed i requisiti per la formazione per coloro che operano in ambienti sospetti di inquinamento o confinati.

Durata minima del corso: 12 ore di cui 4 ore di modulo giuridico normativo e 8 ore di pratica.

Non è prevista la possibilità di erogare la formazione in videoconferenza o in modalità e-learning.

Aggiornamento ogni 5 anni con durata minima di 4 ore di pratica da svolgere esclusivamente in presenza.

La formazione pregressa già svolta è riconosciuta, purché i contenuti siano conformi a quelli previsti del nuovo Accordo.

 

ATTREZZATURE DI LAVORO DI CUI ALL’ART. 73 DEL D.LGS. 81/2008

Per i corsi relativi all’uso delle attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori, ai sensi dell’art. 73 del D.lgs. 81/2008 già presenti nel precedente Accordo, non vi sono variazioni sostanziali.

Novità. Introduzione della formazione obbligatoria per 3 tipologie di attrezzature di lavoro:

  • Macchina agricola raccogli frutta (cd. Carro raccogli frutta). Durata: 8 ore: 4 ore teoria + 4 ore pratica
  • Caricatori per la movimentazione di materiali quali il “ragno” su ruote o cingoli. Durata: 8 ore (4 ore teoria + 4 ore pratica)
  • Carriponte. Durata differente a seconda della tipologia di attrezzatura:
    • Modulo teorico e tecnico: 4 ore
    • Modulo pratico:
    • 6 ore per carroponte/gru a cavalletto con comando in cabina
    • 6 ore per carroponte/gru a cavalletto con comando pensile o radiocomando
    • 7 ore se l’operatore utilizza entrambe le tipologie di comando

Aggiornamento ogni 5 anni con durata minima di 4 ore di pratica da svolgere esclusivamente in presenza con rapporto istruttori-allievi 1:6.

 

Tempistiche e adempimenti

Il nuovo Accordo Stato-Regioni sulla formazione in materia di sicurezza è già in vigore dal 24 maggio 2025. Tuttavia, per consentire alle aziende di adeguarsi, sono previsti specifici periodi transitori:

Entro 12 mesi (cioè entro il 23 maggio 2026) devono adeguarsi:

  • Lavoratori
  • Preposti
  • Datori di lavoro che svolgono direttamente il ruolo di RSPP (DL-RSPP)

Entro 24 mesi (cioè entro il 23 maggio 2027) devono adeguarsi:

  • Tutti i datori di lavoro (relativamente alla formazione base, se non già formati)

Applicazione immediata (senza proroga) per

  • Ambienti confinati e sospetti di inquinamento
  • Attrezzature di lavoro, tra cui Carriponte, Carro raccogli frutta, Caricatori per la movimentazione di materiali

 


Studio Quality ha già attivato i nuovi percorsi formativi previsti dall’Accordo Stato-Regioni 2025, con possibilità di erogazione direttamente presso le sedi aziendali.

I corsi presso la nostra sede sono attualmente in fase di aggiornamento e programmazione: il calendario completo sarà pubblicato a breve.

Rimani aggiornato sul sito ufficiale per consultare il catalogo corsi aggiornato e tutte le novità: www.studioqualityformazione.it

📧 Per informazioni: formazione@studioquality.it
📞 Oppure contattaci al numero: 0171 260239

 


Scarica QUI il nuovo Accordo Stato-Regioni del 17/04/2025

Sicurezza sul lavoro: la formazione che fa la differenza

La sicurezza sul lavoro non può essere solo un adempimento formale: è un impegno concreto verso le persone e un investimento per il futuro delle imprese.

Per noi di Studio Quality, la formazione è il primo passo per costruire ambienti di lavoro più sicuri, consapevoli ed efficienti. Offriamo corsi teorici e pratici, sia in presenza che in e-learning, progettati per fornire competenze reali e immediatamente applicabili.

 

All’interno della nostra area di addestramento attrezzata, i partecipanti possono svolgere esercitazioni simulate in totale sicurezza, tra cui:

  • Lavori in quota con utilizzo di dispositivi anticaduta
  • Interventi in spazi confinati con attrezzature specifiche
  • Conduzione e corretto utilizzo di attrezzature di lavoro

 

La nostra offerta formativa comprende corsi obbligatori e percorsi specialistici, personalizzabili in base alle esigenze di ogni azienda.

In questo video, l’Ing. Elena Ramondetti, responsabile dell’Area Formazione, approfondisce il nostro approccio e i vantaggi di una formazione efficace e mirata.

 

👉 Guarda il video per saperne di più sul nostro metodo formativo e su come possiamo supportare la tua azienda nella gestione della sicurezza.

 

 

Per ulteriori informazioni o per ricevere il catalogo corsi completo, visita il sito dedicato: www.studioqualityformazione.it

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Bando ISI 2024: Fino all’80% di Finanziamento a Fondo Perduto per la Sicurezza sul Lavoro

A partire dal 14 aprile 2025 è attivo il nuovo Bando INAIL 2024 – 2025, che stanzia 600 milioni di euro a favore delle imprese per finanziare interventi volti a migliorare la salute e la sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro. Tra le diverse linee di intervento, particolare rilievo è dato all’Asse 1.2, che incentiva l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale, con un focus sulla certificazione UNI EN ISO 45001:2023.

 

Asse 1.2: Sistemi di Gestione per la Sicurezza sul Lavoro

Il Bando ISI 2024 sostiene le aziende che intendono implementare un sistema di gestione certificato per la salute e sicurezza sul lavoro. L’adozione della certificazione UNI EN ISO 45001:2023, rilasciata da organismi accreditati, è una delle misure finanziabili, rappresentando un’opportunità concreta per migliorare le condizioni di lavoro e ridurre il rischio di infortuni.

 

A quanto ammonta il finanziamento?

Il finanziamento concesso dall’INAIL copre l’80% delle spese ammissibili. Il finanziamento minimo è di Euro 5.000, ma non c’è un limite minimo di finanziamento per le imprese con meno di 50 dipendenti. Il finanziamento massimo è di 130.000,00.

Per quanto riguarda la UNI EN ISO 45001:2023, sono ammissibili:

  • spese di consulenza per l’implementazione del sistema di gestione;
  • costi per la certificazione rilasciata da enti accreditati.

 

Chi può accedere al finanziamento?

Possono partecipare al bando le Imprese, anche individuali, che:

  • sono regolarmente iscritte alla Camera di Commercio e in regola con gli obblighi assicurativi INAIL;
  • non abbiano già adottato o mantenuto un sistema di gestione per la sicurezza nei tre anni precedenti;
  • non abbiano beneficiato di finanziamenti per l’Asse 1.2 nelle ultime tre edizioni del Bando ISI (Bando 2021, 2022, 2023).

Possono partecipare anche enti del Terzo Settore, purché in possesso dei requisiti specificati nel bando.

 

Iter di Presentazione della Domanda e criteri di assegnazione dei fondi

Il processo di partecipazione avviene esclusivamente in modalità telematica sul portale INAIL e si articola in due fasi principali:

  • fase iniziale: Compilazione della domanda online, caricamento della documentazione aziendale e preventivi relativi alla consulenza e alla certificazione.
  • rendicontazione finale: Invio delle fatture elettroniche e documentazione a conferma dell’intervento realizzato.

Clicca QUI per guardare il video-tutorial relativo alla FASE 1: compilazione e registrazione della domanda.

Calendario prossime scadenze 
14 aprile 2025 Apertura della procedura informatica per la compilazione della domanda
30 maggio 2025 Chiusura della procedura informatica per la compilazione della domanda
In aggiornamento Download codici identificativi 
Pubblicazione regole tecniche per l’inoltro della domanda online
Pubblicazione della data del Click Day
Click Day
14 giorni dopo il click day Pubblicazione elenchi cronologici provvisori
Da definire Completamento della documentazione per gli ammessi al click day
Criteri di Selezione: Punteggio e Ordine Cronologico

La selezione delle domande avviene secondo un sistema a punteggio e in ordine cronologico di presentazione. Per essere considerate ammissibili, le domande devono raggiungere un punteggio minimo di 130 punti e i parametri che concorrono a determinare il punteggio sono, per esempio, le dimensioni aziendali, il settore ATECO ed anche alla tipologia di intervento richiesto. Si sottolinea che la richiesta di adozione di un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro certificazione UNI EN ISO 45001:2023 conferisce 90 punti.

Una volta superata la soglia minima del punteggio minimo, le domande vengono classificate in ordine di invio e finanziate fino all’esaurimento dei fondi disponibili. 

 

Il nostro supporto gratuito per la tua domanda

Per aiutare le aziende a valutare le proprie possibilità di accesso al finanziamento, offriamo gratuitamente una simulazione per la verifica del punteggio necessario alla candidatura.

Il nostro team fornisce assistenza gratuita per la presentazione della domanda, accompagnando le imprese in ogni fase del processo. In caso di mancata ammissione al finanziamento, non sarà dovuto alcun compenso.

📌 Vuoi saperne di più o ricevere supporto per la presentazione della domanda? Contatta il nostro team di esperti per una consulenza personalizzata.

 


Link al Bando INAIL: Bando ISI 2024

 

Approvato il Nuovo Accordo Stato-Regioni sulla Formazione in Salute e Sicurezza sul Lavoro

Il 17 aprile 2025, la Conferenza Stato-Regioni ha approvato il nuovo Accordo sulla formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Questo documento, atteso da tempo, rappresenta un passo significativo verso l’armonizzazione e l’aggiornamento degli obblighi formativi previsti dal D.Lgs. 81/2008.

 

Principali novità introdotte nell’Accordo 2025
  • Accorpamento degli Accordi Precedenti: Il nuovo Accordo sostituisce gli accordi precedenti, tra cui quelli del 21/12/2011, 25/07/2012 e 07/07/2016, creando un quadro normativo più coerente e aggiornato
  • Progetto Formativo Strutturato: Viene introdotta una metodologia obbligatoria per la redazione del progetto formativo, che dovrà delineare in modo chiaro e coerente gli obiettivi, i contenuti, la durata, le modalità didattiche, i criteri di valutazione dell’apprendimento, le modalità di aggiornamento e la verifica dell’efficacia formativa.
  • Durata e Contenuti Minimi dei Corsi: Vengono definite con precisione la durata, i contenuti minimi e le modalità di erogazione dei corsi obbligatori per diverse figure professionali, tra cui datori di lavoro, dirigenti, preposti e lavoratori.
  • Modalità di Erogazione Flessibili: Sono previste quattro modalità di svolgimento della formazione — in presenza, videoconferenza sincrona, e-learning e modalità mista — ciascuna accompagnata da precise indicazioni operative, volte ad assicurare la qualità e l’efficacia dell’apprendimento.
  • Verifica dell’Apprendimento: Diventa obbligatoria la verifica finale dell’apprendimento per tutti i percorsi formativi e di aggiornamento, al fine di certificare l’efficacia dei corsi.
  • Qualificazione dei Formatori: Vengono stabiliti criteri più rigorosi per la qualificazione dei formatori, che dovranno possedere specifica esperienza professionale e didattica, oltre a partecipare a corsi di aggiornamento.
Tempi di Attuazione e Disposizioni Transitorie

Il nuovo Accordo Stato-Regioni sulla formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro entrerà in vigore il giorno della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Al momento, non è ancora stata fissata una data ufficiale per questa pubblicazione.​ Fino ad allora, restano valide le disposizioni previste dagli accordi precedenti, in particolare l’Accordo Stato-Regioni del 21 dicembre 2011.

Una volta pubblicato, l’Accordo prevede un periodo transitorio per l’adeguamento:

  • I corsi previsti dagli accordi precedenti potranno essere avviati entro 12 mesi dall’entrata in vigore del nuovo Accordo
  • I datori di lavoro avranno un periodo massimo di 24 mesi per frequentare i nuovi corsi di formazione obbligatori.

 

Implicazioni per le Aziende 

Le aziende dovranno adeguarsi alle nuove disposizioni, aggiornando i propri programmi formativi e assicurandosi che i formatori soddisfino i nuovi requisiti. Sarà fondamentale monitorare l’applicazione dell’Accordo e garantire il rispetto della normativa da parte dei soggetti erogatori e destinatari della formazione.

Per ulteriori dettagli e per consultare il testo completo dell’Accordo, si consiglia di fare riferimento alla Gazzetta Ufficiale.

📞 Contattaci per pianificare insieme la tua formazione!

 

Equalitas: la sostenibilità che dà valore al tuo vino

 

Nel settore vitivinicolo, la qualità non è più sufficiente: il mercato oggi richiede trasparenza, responsabilità e un impegno concreto verso l’ambiente e la società.

In questa video-intervista, la nostra esperta, la Dott.ssa Gigliola Strano approfondisce il valore strategico della certificazione Equalitas, il nuovo standard di eccellenza per la sostenibilità nel mondo del vino.

Equalitas non è solo un’etichetta: è un approccio completo che integra aspetti ambientali, sociali ed economici, offrendo alle cantine uno strumento per migliorare i processi interni, accrescere la reputazione aziendale e distinguersi in un mercato sempre più attento ai temi ESG.

Scegliere Equalitas significa trasformare la sostenibilità in un vantaggio competitivo concreto, in grado di rafforzare la fiducia dei consumatori e aprire nuove opportunità commerciali, anche nei mercati internazionali.

 

 

👉 Guarda il video per capire come intraprendere questo percorso e rendere la tua cantina protagonista di un futuro più sostenibile

 

 

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NIS2: al via la seconda fase attuativa

È ufficialmente iniziata la seconda fase di attuazione della Direttiva NIS2. L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) ha avviato l’invio delle comunicazioni ufficiali tramite PEC alle aziende che rientrano nel perimetro nazionale della normativa.

Le organizzazioni che hanno ricevuto la comunicazione — identificate come soggetti essenziali o importanti — sono ora tenute a rispettare una serie di adempimenti rigorosi, scanditi da scadenze precise.

 

Scadenze e obblighi: il calendario NIS 2025
ENTRO IL 31 MAGGIO 2025: Aggiornamento delle informazioni

Tutte le aziende coinvolte dovranno trasmettere o aggiornare una serie di dati obbligatori attraverso il Portale Servizi ACN, utilizzando credenziali SPID o CIE.

All’interno del portale sarà disponibile una sezione dedicata per la raccolta delle seguenti informazioni:

  • Dati anagrafici e di contatto del “Punto di Contatto”: una figura con competenze in ambito cybersecurity, interna o esterna all’organizzazione.
  • Designazione di un “Sostituto Punto di Contatto”: una persona fisica distinta, che supporti il referente principale.
  • Indirizzi IP associati a sistemi critici, in conformità all’Art. 7, e dettagli su infrastrutture IT, incidenti e misure di sicurezza adottate.
  • Elenco dei componenti degli organi di amministrazione e direttivi, quali persone fisiche responsabili ai sensi dell’articolo 38, comma 5, del decreto NIS.
  • Elenco degli Stati Membri UE in cui l’organizzazione fornisce servizi digitali o infrastrutturali.

 

⚠️ Ogni variazione dovrà essere comunicata entro 14 giorni, per garantire la conformità continua.

 

GENNAIO 2026: Notifica Obbligatoria degli Incidenti

A partire dal gennaio 2026, entrerà in vigore uno degli obblighi più rilevanti della Direttiva NIS2: la segnalazione formale e documentata di ogni incidente informatico che abbia un impatto significativo sulla continuità dei servizi, la riservatezza dei dati o la disponibilità delle infrastrutture.

Le organizzazioni non potranno più gestire internamente episodi di compromissione: sarà obbligatorio notificarli seguendo i protocolli ufficiali.

Questo passaggio trasforma i soggetti NIS da meri destinatari di norme a protagonisti attivi della cybersicurezza nazionale.

 

OTTOBRE 2026: Misure Minime Obbligatorie

Entro ottobre 2026, tutte le entità soggette alla NIS2 dovranno aver implementato pienamente le misure minime di sicurezza previste dall’ACN.

Non si tratterà più di buone intenzioni o policy formali: le soluzioni adottate dovranno essere operative, misurabili ed efficaci, con un approccio continuo alla protezione dei sistemi critici.

 

Le sanzioni in caso di inadempienza

La Direttiva prevede sanzioni severe per chi non rispetta gli obblighi previsti:

  • Mancata nomina del CISO/Punto di Contatto: fino a €100.000
  • Omissione nella trasmissione dei dati richiesti: 1–2% del fatturato annuo
  • Violazioni della sicurezza: fino a €10 milioni per le imprese essenziali

 

Supporto e consulenza 

Adeguarsi alla NIS2 è un processo articolato, che richiede competenze tecniche, organizzative e legali. Affidarsi a professionisti del settore consente non solo di essere pienamente conformi, ma anche di trasformare l’obbligo normativo in un’opportunità strategica per rafforzare la resilienza digitale aziendale.

🔍 Il nostro team offre servizi di consulenza e adeguamento operativo.
📞 Contattaci per una valutazione personalizzata e per ricevere supporto su misura.

 

 

ISO 45001: il valore della sicurezza in azienda

 

Creare un ambiente di lavoro sicuro e sano non significa solo rispettare obblighi normativi: significa investire nel benessere delle persone, nella reputazione aziendale e nella sostenibilità a lungo termine del proprio business.

 

In questa intervista rilasciata a Targatocn.it, il nostro Coordinatore Tecnico Alessandro Racca approfondisce il ruolo centrale della certificazione ISO 45001, lo standard internazionale per la gestione della salute e sicurezza sul lavoro.
Con parole chiare ed esempi concreti, Alessandro spiega perché ogni azienda – indipendentemente dal settore o dalla dimensione – dovrebbe adottare un sistema strutturato per prevenire rischi, ridurre infortuni e migliorare le condizioni operative.

 

Oggi più che mai, integrare la sicurezza nella strategia aziendale significa valorizzare il capitale umano, aumentare la produttività e costruire un’impresa solida, responsabile e competitiva.

 

👉 Guarda il video per scoprire come la ISO 45001 può diventare un punto di forza per la tua azienda, grazie all’esperienza e alla competenza del nostro team

 

 

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Metti al sicuro la tua azienda: NIS2 e ISO 27001 al centro della tua strategia di cybersecurity

La cybersecurity non è più un’opzione: è una necessità strategica per la sopravvivenza e la crescita delle imprese.
Con l’entrata in vigore della Direttiva NIS2 e l’adozione della certificazione ISO/IEC 27001, le aziende sono chiamate a rafforzare i propri sistemi di sicurezza per proteggere dati sensibili, prevenire attacchi informatici e rispettare i requisiti normativi europei.

Essere conformi oggi significa evitare sanzioni, tutelare la propria reputazione e garantire continuità operativa.

Il nostro team è pronto ad accompagnarti in un percorso strutturato verso la conformità e la sicurezza.

 

In questo video ne parliamo con il nostro Mattia Tomatis, consulente ed esperto in materia, per chiarire cosa cambia con la NIS2 e come adeguarsi efficacemente.

 

👉 Guarda il video per scoprire come possiamo supportare la tua azienda

 

 

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MUD 2025: Scadenze e Novità per la Dichiarazione Annuale Rifiuti

Anche per il 2025, le aziende e gli enti soggetti all’obbligo di presentazione del Modello Unico di Dichiarazione Ambientale (MUD) dovranno comunicare i dati relativi ai rifiuti prodotti e gestiti nel corso dell’anno precedente (2024). I nostri uffici offrono, a chi ne ha bisogno, il servizio completo di compilazione e invio telematico del Modello.

 

Scadenza e modalità di presentazione

Il termine per la presentazione del MUD 2025 è fissato al 30 aprile 2025, salvo eventuali proroghe. La dichiarazione dovrà essere trasmessa esclusivamente in modalità telematica attraverso il portale predisposto.

 

Chi deve presentare il MUD?

L’obbligo riguarda:

  • Imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi
  • Imprese ed enti con più di 10 dipendenti che sono produttori iniziali di rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali, da lavorazioni artigianali e da attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento dei fumi
  • Chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto dei rifiuti
  • Imprese ed enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti
  • Commercianti e intermediari di rifiuti senza detenzione
  • Consorzi e i sistemi riconosciuti, istituiti per il recupero e riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti, ad esclusione dei Consorzi e sistemi istituiti per il recupero e riciclaggio dei rifiuti di imballaggio che sono tenuti alla compilazione della Comunicazione Imballaggi
  • gestori del servizio pubblico di raccolta, del circuito organizzato di raccolta di cui all’articolo 183 comma 1 lettera pp) del D.lgs. 152/2006, con riferimento ai rifiuti conferitigli dai produttori di rifiuti speciali, ai sensi dell’articolo 189, comma 4, del D.lgs. 152/2006

Sono esenti:

  • Coloro che effettuano attività di trasporto in conto proprio di rifiuti NON PERICOLOSI
  • Imprese ed enti che producono rifiuti non pericolosi da lavorazioni industriali, artigianali, di trattamento delle scorie con meno di 10 dipendenti
  • Attività di demolizione e costruzione (rifiuti non pericolosi)
  • Attività di commercio (rifiuti non pericolosi)

Non devono presentare la dichiarazione MUD, anche in presenza di rifiuti pericolosi:

  • Imprese agricole
  • Liberi professionisti
  • Estetisti, parrucchieri, tatuatori che producono rifiuti a rischio infettivo
Conseguenze della mancata presentazione nei tempi 

In assenza dei documenti richiesti entro la data limite, non sarà possibile garantire la presentazione del MUD nei tempi previsti, esponendo l’azienda a sanzioni pecuniarie per presentazione tardiva o mancata presentazione, come stabilito dall’art. 258 del D.Lgs 152/2006.

  • Presentazione entro 60 giorni dalla scadenza: Se il MUD viene presentato in ritardo ma entro 60 giorni dalla data di scadenza, è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria che varia da 26 euro a 160 euro.
  • Presentazione oltre i 60 giorni, omessa dichiarazione o dichiarazione incompleta/inesatta: In questi casi, la sanzione amministrativa pecuniaria va da 2.000 euro a 10.000 euro.

Si raccomanda di rispettare le scadenze per evitare l’applicazione di tali sanzioni.

 

Come compilare il MUD 2025? 

Il MUD va presentato, esclusivamente per via telematica, alla Camera di Commercio competente per territorio, ovvero a quella della Provincia in cui ha sede l’unità locale cui si riferisce la dichiarazione, ad eccezione dei soggetti che svolgono attività di solo trasporto e gli intermediari senza detenzione che devono invece presentare il MUD alla Camera di Commercio della Provincia in cui hanno la sede legale.

Attenzione!! da quest’anno, l’autenticazione è possibile solo tramite SPID, CIE o CNS.

I documenti e i dati necessari alla compilazione del MUD 2025 sono:

  • Registro/i di carico/scarico rifiuti dell’unità locale dichiarante aggiornato/i con tutti i dati del 2024;
  • Formulari dei rifiuti del 2024 (entrambe le copie) dell’unità locale dichiarante e, se presenti, anche formulari del 2025;
  • Visura camerale attuale;
  • Numero totale degli addetti all’unità locale, ossia il numero medio degli addetti che hanno operato nell’anno 2024 con qualsiasi forma contrattuale e a qualsiasi titolo nell’unità locale a cui è riferita la dichiarazione;
  • Numero dei mesi dell’anno 2024 in cui l’impresa ha operato nell’unità locale a cui è riferita la dichiarazione;
  • Delega alla presentazione per invio telematico del MUD.

 

Come può aiutarti lo Studio Quality

Il nostro team è a disposizione per assisterti nella redazione della documentazione necessaria alla presentazione del MUD 2025.

Offriamo un servizio completo che include la verifica ed eventuale sistemazione dei dati del registro C/S rifiuti, l’elaborazione dei quantitativi di rifiuto gestiti, suddivisi per tipologia e la presentazione telematica del MUD alla Camera di Commercio competente, garantendo la conformità con le normative vigenti. A conclusione del processo, forniremo una copia del MUD in formato digitale, accompagnata dall’attestazione di avvenuta trasmissione.

Contattaci per maggiori informazioni!

 


Mud Telematico

 

Direttiva NIS2: Scadenze e contenuti chiave da conoscere

Dal 16 ottobre 2024 è in vigore la nuova normativa Network and Information Security (direttiva NIS2) di derivazione europea.

Il recepimento della direttiva con il decreto legislativo del 4 settembre 2024, n. 138  mira a garantire l’aumento del livello di sicurezza informatica del tessuto produttivo e delle Pubbliche Amministrazioni del Paese, in armonia con gli altri Stati membri dell’Unione Europea.

Chi è interessato alla Direttiva NIS?

Il campo di applicazione è ampliato a 18 settori, di cui 11 altamente critici e 7 critici interessando oltre 80 tipologie di soggetti pubblici e privati. La Direttiva si applica ad una gamma più ampia di settori rispetto alla versione precedente. Tra i principali destinatari:

Operatori di servizi essenziali “altamente critici”:
  • Energia
  • Trasporti
  • Settore sanitario
  • Settore bancario
  • Gestione acque
  • Infrastrutture digitali
  • Pubbliche amministrazioni
 Aziende medio-grandi di settori “critici”:
  • Gestione rifiuti
  • Produzione e trasformazione e distribuzione di alimenti
  • Fabbricazione:
    • Fabbricazione apparecchiature elettriche
    • Fabbricazione di macchinari ed apparecchiature n.c.a.
    • Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
    • Fabbricazione di altri mezzi di trasporto
  • Produzione e distribuzione di sostanze chimiche
  • Fornitori di servizi digitali

 

Per un maggior dettaglio dei settori interessati fare riferimento al sito ACN: https://www.acn.gov.it/portale/nis/ambito

 

Obblighi chiave della Direttiva NIS2

Le aziende interessate devono adeguarsi a requisiti precisi per garantire la protezione contro minacce informatiche. Gli obblighi principali includono:

  1. Gestione del rischio e misure di sicurezza: Identificazione dei potenziali punti di vulnerabilità e implementazione di politiche e processi per ridurre i rischi legati alla sicurezza informatica.
  2. Piani di risposta agli incidenti: Preparazione di strategie per la gestione e il contenimento di eventuali attacchi informatici.
  3. Obbligo di notifica: Segnalazione degli incidenti significativi entro 24 ore dall’identificazione, con un rapporto dettagliato entro 72 ore.
  4. Responsabilità della Direzione: I dirigenti aziendali sono direttamente responsabili della supervisione delle misure di sicurezza adottate.
  5. Audit e verifiche periodiche: Monitoraggio continuo per garantire la conformità e migliorare la resilienza.
Scadenza importanti

Per le organizzazioni soggette alla NIS2, le principali scadenze da rispettare sono le seguenti:

  • Entro il 28 febbraio 2025: Le organizzazioni identificate come soggetti essenziali o importanti devono registrarsi sulla piattaforma digitale messa a disposizione dall’ACN (Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale).

IMPORTANTE: La mancata registrazione è una violazione assistita da una sanzione amministrativa pecuniaria con un importo fino al 0.1% del fatturato annuo su scala mondiale del soggetto.

  • Entro aprile 2025: L’ACN comunicherà l’elenco ufficiale dei soggetti coinvolti dalla direttiva NIS2
  • A partire da gennaio 2026: adempimento agli obblighi di base in materia di notifica di incidente
  • Entro aprile 2026: elaborazione e adozione del modello di categorizzazione delle attività e dei servizi
  • Entro aprile 2026: elaborazione e adozione degli obblighi a lungo termine
  • Entro settembre 2026: completa implementazione delle misure di sicurezza di base

 

Come prepararsi?

Per affrontare al meglio i requisiti della Direttiva NIS2, devono seguire i seguenti passaggi:

  • Analisi dei gap: Valutare lo stato attuale della sicurezza informatica rispetto ai requisiti della NIS2.
  • Pianificazione strategica delle misure di adeguamento: Aggiornare le infrastrutture IT ed i processi interni per soddisfare i nuovi standard.
  • Supporto tecnico monitoraggio continuo: Implementare sistemi di controllo per verificare costantemente la conformità normativa e le soluzioni richieste.
  • Formazione personalizzata del personale aziendale: sensibilizzare i dipendenti e i dirigenti sui nuovi obblighi e rischi.

 

Contattaci per una consulenza personalizzata

La Direttiva NIS2 rappresenta una sfida ma anche un’opportunità per le aziende di migliorare la propria resilienza contro le minacce informatiche. Agire tempestivamente e con un approccio strategico consentirà di non farsi trovare impreparati alle nuove scadenze normative.

Anche se la vostra azienda non rientra tra i soggetti obbligati dalla Direttiva NIS2, i vostri clienti potrebbero richiedervi l’adozione dei suoi principi o l’adesione a standard volontari sulla sicurezza dei dati, come la ISO 27001. Questa norma, infatti, copre gran parte dei requisiti previsti dalla Direttiva, rendendo più semplice l’adeguamento e garantendo una maggiore conformità alle best practice di settore.

Non aspettare l’ultimo momento! Preparati con il nostro team di esperti. Contattaci per ricevere una consulenza su misura e garantire la conformità della tua azienda alla nuova Direttiva.

Per affrontare al meglio i requisiti della Direttiva NIS2, le aziende possono contare sul supporto dello STUDIO QUALITY, che, in collaborazione con SISTECHNOLOGY (società del gruppo SISTEMI CUNEO), offre un servizio completo di consulenza e assistenza tecnica.

Insieme, offriamo soluzioni su misura per garantire la tua conformità e proteggere la tua organizzazione.

 


Sito ufficiale ACN: https://www.acn.gov.it/portale/nis/ambito